Oggi il nostro cinefilo impertinente ci parla di GREENLAND, il film con Gerald Butler e Morena Baccarin, disponibile per l’acquisto e il noleggio. 

Genere: Azione, Thriller
Regia: Ric Roman Waugh
Sceneggiatura: Chris Sparling
Produttore: Gerard Butler, Basil Iwanyk, Sébastien Raybaud, Alan Siegel
Fotografia: Dana Gonzales
Montaggio: Gabriel Fleming
Effetti speciali: Joe Pancake, Marc Massicotte
Musiche: David Buckley
Scenografia: Clay A. Griffith
Costumi: Kelli Jones
Trucco: Caroline Monge, Brie Puneky, Kaylee Swisher
Attori: Gerard Butler, Morena Baccarin, Roger Dale Floyd, Scott Glenn, David Denman, Hope Davis, Andrew Bachelor, Gary Weeks, Tracey Bonner, Claire Bronson, Madison Johnson
Anno: 2020
Paese: USA


Trama:
 quando i frammenti di una cometa iniziano a precipitare sulla terra, preannunciando un evento di proporzioni apocalittiche, John, sua moglie Allison e il figlio Nathan iniziano un pericoloso viaggio per raggiungere la Groenlandia, dove si trovano dei bunker in grado di tenerli al sicuro.






Mi piacciono abbastanza i disaster movie. Non che ne sia un convinto sostenitore, molto spesso infatti si tratta di pessime produzioni con idee scadenti e budget da gita di terza media, ma a volte capita di trovare dei prodotti proprio bellini. 

John è un ingegnere edile che vive ad Atlanta, la sua giornata si divide fra il lavoro, la difficile relazione con la (ex)moglie, e il tempo che dedica al loro figlio Nathan, di appena sette anni. Il giorno del compleanno del bambino, però, succede una cosa decisamente fuori dall’ordinario: una cometa, che passerà incredibilmente vicino alla terra, inizia a lasciar cadere sul pianeta dei frammenti che, schiantandosi, danno il via ad un evento di estinzione globale. John e la sua famiglia vengono scelti dal programma governativo di salvataggio, ma hanno solo pochi giorni per raggiungere la base aerea, mettersi in salvo ed evitare così di morire assieme al 70% di tutte le forme di vita del pianeta.


Detto così non sembra particolarmente interessante ma, anche se il film parte abbastanza lento, col proseguire della storia inizia a prendere spessore, trasformandosi completamente e raggiungendo un ritmo decisamente serrato, intervallato solo da poche pause necessarie per riprendere fiato fra le scene concitate. Una delle cose che ho davvero apprezzato è il modo in cui viene mostrata la tipica degenerazione della morale degli esseri umani, che intercorre sempre in momenti del genere. Ora, questa particolare situazione da guerriglia nelle strade, di solito è associata ad eventi catastrofici di natura “umana”, si vedono di solito in film che parlano di apocalissi zombie, guerre batteriologiche o chimiche, insomma, qualunque cosa minacci la vita degli esseri umani senza però intaccare il pianeta. Pensandoci bene, però, non ha molto senso darsi alla razzia e al saccheggio quando mancano poche ore a un evento di estinzione che brucerà tutta la superficie del pianeta. Cioè, tu puoi pure fare irruzione in una farmacia ad armi spianate per accaparrarti tutti i farmaci su cui riesci a mettere le mani, oppure rubare un tv al plasma da 50 pollici, ma l’unica cosa che ci farai sarà guardarci i messaggi governativi col conto alla rovescia prima del grande botto. Scelte discutibili a parte, che possono tranquillamente essere spiegate con il solito “la gente è stupida”, la trama è interessante, l’evoluzione dei personaggi e del rapporto che li unisce è un po’ scontata, ma non meno piacevole, e la computer grafica rende il film davvero bello esteticamente. Insomma, si vide che è una produzione seria e con budget di livello. Quindi, pur non trovando una logica pertinente in certe scene, ho comunque apprezzato il prodotto per come è stato realizzato. 


Fortunatamente gli attori ingaggiati sono davvero molto bravi. Gerald Buttler è perfetto nel ruolo del padre che cerca in ogni modo di mettere in salvo la famiglia: è disperato, determinato e disposto a tutto. Morena è stata incredibile, non l’ho mai considerata un’attrice fenomenale, ma mi vien da pensare che sia dovuto al fatto che non l’ho mai vista nel ruolo giusto, perché in questo film è fantastica e la sua performance riesce a mettere i brividi. Una menzione speciale va a Roger Dale Floyd, il bambino prodigio che, sebbene parta un po’ inespressivo, col passare del film si rivela essere davvero una piccola star.


Per tirare le somme: malgrado l’inizio non mi abbia entusiasmato parecchio (si poteva tranquillamente tagliare una parte del minutaggio lasciando invariato sia il contesto che la storia), il film non ha tradito le aspettative, lasciandomi anche abbastanza soddisfatto. E, come sempre, la voce di Luca Ward rende tutto più epico.

Voto: 3
L’amichevole GM di quartiere.
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