Di
solito sono per il Sì o per il No, questa volta è Nì.
Genere: Romanzo storico,
Casa editrice: Selfpublishing
Data di Uscita: 16 maggio 2016
Prezzo: € 2,99
Sinossi: Come reagireste se l’uomo più in
vista del Regno vi porgesse il suo aiuto?
Accettereste la sua buona
offerta, certo.
Non consideratemi un’ingrata per
averla rifiutata. Ho le mie ragioni. Dietro la facciata di un lord magnanimo e
misericordioso, si cela il più infido dei serpenti, pronto ad approfittarsi
delle difficoltà di una donna per il suo diletto. La vita di corte dev’essere
molto noiosa se è giunto fino a qui.
Bramate la bontà nel vostro soccorritore, non le
fattezze della veste o del viso e siate sempre prudenti al cospetto di un
marchese.
Giovanna
Roma ha apertamente dichiarato di volersi avvicinare ad un genere nuovo,
diverso dal dark romance dei suoi precedenti lavori. Ho letto il suo romanzo
storico ‘Il patto del marchese’ con interesse e apprezzandone il contenuto e
l’ambientazione. Alcuni punti li rivedrei, però: ci metterei un po’ di compostezza
dei modi da parte delle ladies della trama e abbasserei un po’ la cresta al
caro Russell. Sebbene mi piacciano i tipi ‘tosti’ come lui in alcuni punti
credo che abbia sforato; per meglio dire, lo stile dark di Giovanna ha fatto
silenziosamente capolino anche in questo romanzo.
Mi
è piaciuto scoprire capitolo dopo capitolo cosa legava Annabelle a Russell,
amici/nemici d’infanzia che si nascondevano dietro atteggiamenti spavaldi per
non rivelare i propri sentimenti. Annabelle è tanto simpatica perché buona,
disponibile ma anche tanto testarda, di quelle che ti fanno perdere la pazienza
subito. Russell ne è la vittima predestinata: uomo buono ma troppo spesso
impegnato ad apparire diverso da quello che è in realtà e che alla fine, anche
con la povera Annabelle, si rivela essere un pochino intollerante. Certo che ha
una pazienza grande quanto il mondo ma la sua aureola brillante si è persa
nella notte dei tempi!!!
Come
al solito i segreti la fanno da padrone. Se fossero stati svelati forse ci
sarebbero state un centinaio di pagine in meno, ma avremmo avuto una
protagonista meno ‘meteoropatica’ e un protagonista meno burbero con la buona
pace di due innamorati che si sarebbero amati un po’ di più. Anche la stessa
Annabelle si chiede come ha fatto a rinunciare al piacere che il suo bel
maritino sapeva darle – me lo chiedo pure io!!!!
La
bella combriccola di amici che si riunisce al castello nella parte conclusiva
del romanzo mi ha evocato scenari e personaggi del circo. Bada bene, non è una
lamentela. Ma la magione fredda e austera, vissuta solo da due persone e il
personale di servizio, all’improvviso si anima di donne e bambini, persone
allegre e gioviali che con Russell e il suo ‘sono io il padrone’ cozzano
leggermente. Un ultimo appunto: tutta la vicenda de Lo Scozzese, alla fine,
secondo me, demoliscono il personaggio di Russell. Si conferma che quest’uomo è
vittima di una vera ossessione. Mi spiego meglio: solo con il personaggio di
Russell e le sue mille ossessioni/paure ne sarebbe uscito fuori un dark o un
thriller di tutto rispetto. Il repentino cambiamento di umore, di colore degli
occhi, di atteggiamento ne fanno un fuori di testa da premio oscar!!
Diciamo
pure che il romanzo si può leggere. Dopo un primo approccio ad un genere nuovo,
che per me è stato tiepido, Giovanna Roma saprà allietarci con altre storie ed
ambientazioni che sapranno essere più nelle sue corde.
3 bacchett(at)e, sulle
mani della Roma!!!