Oggi il nostro cinefilo impertinente ci parla di FAIRY TAIL, la serie tv anime basata sul manga e prodotta da A-1 Pictures con Satelight, disponibile su Netflix.

Genere: Animazione, Fantasy, Commedia, Avventura
Regia: Shinji Ishihira
Composizione serie: Atsuhiro Tomioka, Fumihiko Shimo, Masashi Sogo, Shoji Yonemura
Char. design: Aoi Yamamoto (ep. 1-175), Shinji Takeuchi (ep. 176-277)
Musiche: Yasuharu Takanashi




Trama: 
La serie è ambientata in un mondo immaginario chiamato Earthland dove la magia viene comprata e venduta come se fosse un bene di consumo ed è parte integrante della vita quotidiana dei suoi abitanti. A Earthland esistono individui capaci di manipolarla, ovvero i maghi, i quali si riuniscono in organizzazioni denominate gilde per svolgere, su commissione, incarichi dal grado di pericolosità variabile.





Lucy è una ragazza di 17 anni, ma è anche una maga e il suo sogno è entrare a far parte di una delle gilde più importanti del continente. Durante un viaggio alla ricerca delle chiavi dei portali degli spiriti stellari, potenti artefatti in grado di richiamare spiriti astrali per dare supporto al mago che li evoca, incontra Natsu. Lui è un ragazzo circa coetaneo, impacciato e iperattivo, che scoprirà essere uno degli associati della famosissima gilda Fairy Tail, nonché un potente mago del fuoco, sempre accompagnato dal fido Happy, un gatto parlante (e voltante). A seguito di questo incontro Lucy entrerà a far parte di Fairy Tail e al loro gruppo si uniranno anche Gray ed Elsa. Lui è un mago del gelo molto dotato, con l’insolito vizio di spogliarsi in pubblico, e acerrimo nemico di Natsu, mentre lei è una fortissima e rigidissima maga guerriera, in grado di mettere a tacere i due maschietti del gruppo con un semplice sguardo, o un paio di pugni quando serve. Assieme diventeranno uno dei gruppi più affiatati dell’intera gilda, iniziando a compiere missioni sempre più difficili e pericolose.


Ok, detta così sembra una storiella per bambini, ma unisce parecchi archetipi dei giochi di ruolo tanto cari ai nerd come me. L’anime, infatti, è ispirato ad un manga di tipo shōnen, quindi i protagonisti crescono assieme alla storia, diventando via via sempre più forti. Molti punti sono fiabeschi, a partire dall’ambientazione in cui troveremo fortissimi riferimenti ad altre opere fantasy, ma a farla da padrona saranno le storie dei personaggi, davvero molto più profondi e sfaccettati di quanto ci si potrebbe aspettare da un prodotto del genere. Oh, badate bene, la maggior parte dei manga di questo tipo hanno lo stesso genere di caratterizzazione e cura dei personaggi, cosa che è sempre stata un punto di forza di tutti i prodotti che arrivano dal sol levante, qui però è probabilmente ancora più accentuata.


I personaggi, infatti, possiedono un background molto specifico, che ne influenza la psicologia e il comportamento in ogni situazione, rendendo la visione piacevole anche da un punto di vista dei dettagli. Cosa che apprezzo molto, odiando infatti tutti quelle sceneggiature cariche di errori, in cui protagonisti dal passato e dal carattere ben definito, finiscono poi col fare scelte completamente discostate da quello che invece avrebbero dovuto fare basandosi sulla loro psicologia. Insomma, se non altro qui ognuno è coerente con sé stesso.


La serie anime, come succede in molti manga, si snoda su un sistema composto di capitoli, in cui si evidenzia un problema, si indaga, lo si affronta e si risolve, per poi godere di pochi attimi di pausa prima di trovarsi di nuovo nei guai. I combattimenti sono un nodo importante e sono fatti davvero bene. L’epicità di alcuni scontri lascia con la pelle d’oca e il fiato corto, sempre con il dito pronto per mandare in riproduzione l’episodio successivo. Nonostante si tratti di parecchie stagioni, ed essendo arrivato molto avanti, vi posso assicurare che, fino ad ora, la qualità della serie non è diminuita per nulla.

Per tirare le somme: un altro anime molto bello e molto divertente. Una storia appassionante e personaggi davvero tanto curati, rendono FairyTail un prodotto assolutamente da non farsi scappare.

Voto: 5
 L’amichevole GM di quartiere.
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