Benvenuti a un nuovo appuntamento con la rubrica K-Drama e non solo, le migliori serie tv asiatiche da guardare!
Questa settimana vi consiglio 3 film: THE FROZEN FLOWER, uno Storico, THE BEAUTY INSIDE, una Commedia Romantica, e TRAIN TO BUSAN, un Horror.


THE FROZEN FLOWER
Genere: Storico, Romantico, Drammatico, Erotico
Sceneggiatore & Regista: Yoo Ha
Anno: 2008
Durata: 2 ore e 13 minuti
Cast: Jo In Sung, Joo Jin Mo, Song Ji Hyo, Hong Jong Hyun, Kwon Tae Won, Shim Ji Ho, Go In Bum, Yeo Wook Hwan, Im Joo Hwan, Song Joong Ki, Noh Min Woo
Viki: https://www.viki.com/movies/37167c-a-frozen-flower?locale=it


Trama: 
Dopo aver preso in moglie la principessa della dinastia Yuan (Song Ji Hyo), il re di Goryeo (Joo Jin Mo) è sotto costante pressione, da parte dei funzionari di corte di ogni paese, per generare un erede e garantire la continuità della dinastia reale. Innamorato di Hong Rim (Jo In Sung), generale militare che guida i trentasei giovani che compongono la sua guardia reale, il Re non ha alcun interesse per la Regina e nessun desiderio di usarla per procreare. Stanco delle continue lamentele, il Re escogita un piano che inevitabilmente placherà entrambe le corti e garantirà la sopravvivenza della sua dinastia.
Prendendo in disparte Hong Rim e la Regina, il Re chiede che siano loro a produrre un erede al suo posto. Scioccati dagli ordini del Re, i due sono riluttanti ad obbedire, ma nessuno a Goryeo può opporsi al Re a lungo. Infine, rispettando gli ordini del re, Hong Rim e la regina si rendono presto conto che tra loro c'è molto di più di un editto reale. Man mano che l'amore tra loro cresce, il Re comincia a sospettare che tra il suo amante e la regina ci sia qualcosa di più di una semplice volontà di seguire i suoi ordini. Determinato ad apprendere la verità, il Re li fa seguire e presto i suoi sospetti vengono confermati. Cogliendoli in flagrante, la rabbia del Re è terribile e la punizione severa. 
Dopo essere scampato alla morte, Hong Rim diventa un fuorilegge ferito in fuga. Nel disperato desiderio di sapere cosa sia successo alla regina, cerca il suo amore, incerto se sia scampata alla rabbia del re. Quando sembra che non sia sopravvissuta, la sete di vendetta di Hong Rim lo riporta a palazzo, dove uno scontro finale con il Re può benissimo cambiare il corso della storia per sempre.

Una storia erotica di passioni ardenti e vendetta sanguinosa, "Un Fiore Congelato" è un film romantico storico del 2008 diretto da Yoo Ha.

Cosa succede quando un Re incapace di giacere con una donna deve a tutti i costi avere un erede? Niente di bello, ve lo assicuro!
Quando è ancora adolescente, il re di Goryeo (Joo Jin Mo) decide di selezionare trentasei bambini per crescerli e allevarli come sua personale guardia reale. Tra questi giovanissimi uno attira l'attenzione del Re, Hong Rim (Jo In Sung), per il suo coraggio e la sua lealtà, tanto da farlo diventare il suo preferito e tenerlo strettamente al suo fianco. Con il passare degli anni, Hong Rim diventa il capo della guardia reale, nonché l'amante del Re. Ma quando la corte mette alle strette il Re per avere un erede, questi escogita un piano e chiede alla sua Regina e al suo Comandante di giacere insieme, così che la Regina possa dare alla luce un discendente reale. Ma, come potete ben immaginare, questa sarà la scelta che innescherà una serie di catastrofi a catena, fino all'annientamento di ognuno di loro. Ma cerchiamo di fare il punto sui singoli protagonisti di questa storia. 


Abbiamo No Guk, la principessa della dinastia Yuan ora Regina di Goryeo, che per anni si è vista rifiutare il caldo abbraccio del Re ed è stata relegata al solitario destino di una moglie non desiderata. Lei però non è una donna che serba rancore, anzi, è incredibilmente affettuosa con il suo consorte, e per di più si prende pubblicamente la colpa della mancanza di un erede, proteggendo sempre a spada tratta il suo sposo. Ma è comunque fatta di carne e sangue, e quando si ritrova nelle braccia del Comandante Rim, qualcosa dentro di lei si risveglia. Dall'altra parte troviamo il Comandante Hong Rim, cresciuto sempre al fianco del Re, e che non ha mai conosciuto altro a parte le attenzioni e l'amore che questi gli riservava. Il loro legame è saldo e solido: il Re lo tratta in privato come fosse una sua concubina e lo rispetta in pubblico come l'uomo più fidato della sua corte. Il Comandante ricambia sinceramente il suo affetto, e la sua lealtà verso il Re è tale che sacrificherebbe la sua vita pur di proteggerlo. Ma resta comunque un uomo che non ha conosciuto altro, se non l'affetto del Re, e quando si trova tra le braccia della Regina, anche in lui nascono sentimenti e desideri che mai avrebbe immaginato di poter provare. Ma il suo affetto per il Re è reale, e il senso di colpa lo travolge in modo improvviso, tanto da spezzarlo nel profondo, diviso tra il desiderio per lei e la lealtà per lui.


Tutto questo però non sfugge agli occhi attenti del Re, il quale non immaginava che la sua decisione potesse portare a uno stravolgimento tale nelle due persone a lui più vicine. E un uomo innamorato e tradito, con nelle sue mani il potere più grande, cosa arriverà a fare se guidato da una cieca gelosia? Ed è qui che, come si suol dire, casca l'asino. Perché il rapporto tra i due amanti è nato in maniera naturale e involontario, ma dopo che il Re stesso ha fatto pressioni su di loro, inizialmente contrari a questa unione. E i loro sentimenti, le loro attenzioni, le loro azioni, non sono mai volte a ferire in nessun modo il loro Re anzi, la loro è un'unione costantemente accompagnata da profondi sensi di colpa. È un'unione di due persone sole, che si sentono tradite dallo stesso uomo, che trovano conforto nelle braccia dell'altro.


Anche se la pellicola è piuttosto datata, e considerando che è un prodotto coreano, sono rimasta stupita dall'eccezionale lavoro svolto dalla regia e dalla fotografia. Ci troviamo ad assistere a combattimenti realistici e coinvolgenti, a scene di passione esplicita ma mai volgare, fino a regalarci momenti di una sofferenza indescrivibile, raccontati da inquadrature perfette, che catturano ogni minima emozione che passa sui volti e negli occhi degli attori.  La caratterizzazione dei 3 personaggi principali è curata nei minimi dettagli, e la loro evoluzione viene trasmessa allo spettatore a ogni singola scena, investendolo di ogni loro emozione. E gli attori fanno un lavoro eccezionale, riuscendo a interpretare questi 3 amanti sfortunati, vestendo i panni dei loro personaggi tanto da farli diventare reali. Le loro emozioni escono letteralmente dallo schermo con un semplice sguardo, un cambiamento nella loro postura, un movimento accennato o uno sguardo fugace. E noi che siamo spettatori non possiamo fare altro che prendere queste emozioni e viverle insieme a loro, soffrire con loro, stare in costante ansia per loro, sperando che da un momento all'altro arrivi qualcuno a salvarli. 

THE FROZEN FLOWER è un film che ti travolge, che ti prende in modo viscerale, che ti scuote dall'interno. È una visione non semplice e forse non adatta a tutti, ma che comunque ti lascia dentro qualcosa, un senso di confusione e forse inadeguatezza. È una pellicola molto cruda e diretta, che punta a sconvolgere lo spettatore bombardandolo con mille emozioni. 

Voto 8+



THE BEAUTY INSIDE
Genere: Commedia Romantica, Soprannaturale
Regista: Baek Jong Yeol
Anno: 2015
Durata: 2 ore e 7 minuti
Cast: Han Hyo Joo, Kim Dae Myung, Lee Hyun Woo, Hong Da Mi, Bae Sung Woo, Yoo Yeon Seok, Kim Joo Hyuk, Do Ji Han, Park Shin Hye, Lee Bum Soo, Park Seo Joon, Ueno Juri, Kim Sang Ho, Chun Woo Hee, Lee Jae Joon, Jo Dal Hwan, Lee Jin Wook, Kim Min Jae, Seo Kang Joon, Kim Hee Won, Lee Dong Wook, Go Ah Sung
Viki: https://www.viki.com/movies/36130c-the-beauty-inside



Trama: 
Crisi di identità portata a un livello superiore. Wu Jin è un giovane disegnatore di mobili che avrebbe ogni motivo di essere soddisfatto della sua vita, se non fosse per un piccolo problema. Ogni mattina, Wu Jin si sveglia in un corpo diverso. Può essere il corpo di un bel giovane (Do Ji-han, Park Seo-joon, Lee Dong-wook), di un uomo qualsiasi con la pancetta (Kim Dae Myung), un uomo di mezza età (Bae Sung Wu), un vecchio pelato (Chun Yeong Wun), di una donna affascinante (Park Shin Hye, Cheon Wu Hi, Ko Asung) o anche di uno straniero. Ogni volta deve adattarsi a chi è oggi e ritrovare la sua ragazza, Yi Su (interpretata da Han Hyo Ju, la protagonista di W), che lo ama comunque e lo aspetta. E se un giorno Wu Jin non riuscisse a ritrovarla, e lei non riuscisse a riconoscerlo?

Basata sull'omonima serie americana diretta da  Drake Doremus, THE BEAUTY INSIDE ci racconta la storia di Wu Jin che, fin da quando aveva 18 anni, ogni mattina si sveglia con le sembianze di una persona differente. Può cambiare sesso, razza, nazionalità, età. Quindi un giorno può essere un giovane coreano affascinante, quello dopo una ragazza cinese, poi un signore di mezza età, oppure un'anziana signora o un bambino piccolo. Dopo essere riuscito ad accettare questa sua particolare situazione, quello che maggiormente manca a Wu Jin è una sincera interazione sociale, cosa impossibile visto che nessuno sa della sua singolare condizione, a parte la madre e il suo migliore amico. 


Le cose però per Wu Jin cambiano il giorno che incontra Yi Su (Han Hyo Joo) e il suo desiderio di vederla, parlare con lei, conoscerla meglio diventa così forte da sconvolgere la sua vita. Così Wu Jin prova a confidarsi con lei, a raccontarle la sua storia, a frequentarla, ma le cose purtroppo non saranno così facili. La difficoltà di Yi Su nel frequentare una persona che ogni giorno cambia aspetto è reale. All'inizio la ragazza resta affascinata, anche se spaventata, da questa particolare condizione di Wu Jin, e riscoprire ogni giorno che all'interno di persone differenti ritrovava sempre il suo amato è in qualche modo confortante. Con il passare del tempo però nascono problematiche reali, sia personali che sociali, che metteranno a dura prova il rapporto dei nostri protagonisti.


THE BEAUTY INSIDE è una commedia romantica piacevole e divertente, ma anche molto profonda e che ti spinge alla riflessione in più di un'occasione. Han Hyo Joo è molto brava a vestire i panni di questa ragazza innamorata ma confusa, divisa tra il voler accettare la situazione e il non riuscirla concretamente a gestire. È sopraffatta da qualcosa più grande di lei, che la mette all'angolo in diversi modi, costringendola a fare i conti con se stessa e con la realtà.  Nei panni di  Wu Jin troviamo tantissimi volti diversi, alcuni sconosciuti e altri molto familiari come Park Seo Joon, Yoo Yeon Seok, Lee Dong Wook, Seo Kang Joon e tantissimi ancora, che hanno unito le loro diverse caratterizzazioni per creare un personaggio così potente, affascinante ma anche estremamente vulnerabile e solo.

Consiglio la visione a chi cerca una commedia romantica divertente ma anche profonda, capace di farti passare un paio d'ore in serenità ma emozionandoti.  

Voto 8 ½



TRAIN TO BUSAN
Genere: Thriller, Horror, Azione
Sceneggiatore & Regista: Yeon Sang Ho
Sceneggiatore: Park Joo Seok
Anno: 2016
Durata: 1 ora e 58 minuti
Cast: Gong Yoo, Jung Yoo Mi, Ma Dong Seok, Kim Soo An, Kim Eui Sung, Choi Woo Shik, Ahn So Hee, Choi Gwi Hwa, Jung Suk Yong, Ye Soo Jung, Park Myung Shin, Jang Hyuk Jin
Viki: https://www.viki.com/movies/37058c-train-to-busan


Trama: 
Il fund manager Seok Woo (Gong Yoo) vive a Seoul ed è separato dalla moglie. La sua vita è il suo lavoro, e passa relativamente poco tempo con la sua giovane figlia, a cui manca molto. Gli chiede di esaudire il suo desiderio di compleanno, portarla nella città di mare Busan. Lui accetta e decide di portarla per una gita in giornata sul KTX, un treno espresso ad alta velocità che collega alcune delle più grandi città della Corea del Sud.
Salgono a bordo del treno, insieme ad alcuni compagni di viaggio, tra cui una giovane coppia che aspetta un bambino, un senzatetto e i membri di una squadra di baseball del liceo.
Anche un altro passeggero si imbarca, proprio mentre il treno si prepara ad uscire dalla stazione, uno zombie mangia-carne!
Lo zombie morde e infetta un membro dell'equipaggio del treno, e insieme i due zombie si scatenano sul KTX, trasformando in zombie molti dei passeggeri.
Fuori dal treno le cose vanno anche peggio. Una vera e propria pandemia di zombie sta infuriando, e molte città cadono in pasto ai mangiatori di carne.
L'esercito sudcoreano riesce a stabilire un rifugio sicuro a Busan, così Seok Woo e gli altri sopravvissuti non zombie devono unire le forze se vogliono fuggire dal treno senza essere infettati!
Può Seok Woo portare sua figlia al sicuro?

"Train to Busan" è un film horror del 2016 diretto da Yeon Sang Ho.

Questa è una pellicola che ha fatto parlare molto di sé, e non solo in patria. TRAIN TO BUSAN è uno di quei pochi film coreani il cui titolo è famigliare a molti, anche qui in occidente, forse proprio per il genere trattato. 
Fare questa recensione è abbastanza facile, non ci troviamo davanti a una storia particolarmente complessa, a svolte improvvise o a particolari caratterizzazioni dei personaggi. Qui la vera protagonista è la pandemia che si scatena, in particolare sono gli zombi che invaderanno i nostri schermi. 


Ci viene da subito presentato Seok Woo (Gong Yoo), un uomo che vive per il suo lavoro, divorziato, che non riesce mai a ritagliare un po' di tempo da passare con la sua bambina. Il classico stacanovista freddo e senza scrupoli. In qualche modo sua figlia lo convince a portarla al mare per il suo compleanno, e i due salgono su un treno che li porterà a Busan. Qui, insieme a tutti i passeggeri presenti, vivranno un vero e proprio incubo: uno zombi, infatti, è salito all'ultima fermata e sta velocemente infettando tutti. Ed essendo le carrozze un ambiente ristretto, affollato e senza via di fuga per le vittime, diventano in breve un perfetto terreno di caccia. Una trappola mortale che viaggia attraverso il paese su rotaie a 305km/h. 


Gli attori sono tutti molti bravi, e anche visi conosciuti nel mondo dei drama coreani. A parte Gong Yoo (Goblin), a interpretare i personaggi secondari troviamo volti noti come Choi Woo Shik (protagonista di Parasite, vincitore del premio Oscar come miglior film nel 2020) e Kim Eui Sung (Arthdal Chronicles). Anche se ogni attore fa in modo egregio il suo lavoro, purtroppo non viene supportato da una trama che riesca in qualche modo a catturare l'attenzione dello spettatore. Infatti, per tutto il film, i protagonisti non fanno altro che correre e fuggire, da un treno a un altro, da una stazione a un'altra, senza mai un attimo di tregua. 


Quello che rende la visione piacevole è il fantastico lavoro che fanno gli addetti agli effetti speciali e la regia. Ci troviamo davanti a degli zombi molto realistici, che non danno mai la sensazione di "plasticati", a cambi di scena che ti fanno restare sempre con il fiato sospeso, in attesa dell'arrivo dello zombie di turno, dell'ennesimo agguato. Meravigliosi sono poi le scene in cui delle vere e proprie ondate di zombie si riversano sui binari, nelle sale d'aspetto, un ammasso di corpi che si dimenano e si divincolano, uno sopra l'altro, cercando in tutti i modi di arrivare alla loro preda. 

Consiglio TRAIN TO BUSAN a chi ama gli Horror con degli effetti speciali ben fatti, una buona regia, e una storia poco impegnativa.

Voto 7-

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  1. Abituata ai drama, arrivare ad A frozen flower è stato un notevole cambiamento. Niente baci a stampo o donzelle impaurite che si chiedo "oh, che mi sta facendo?" quando il protagonista appoggia le sue labbra su di loro. Un film intenso, carnale ma mai volgare o fine a se stesso. Attori fantastici (ma per mio gusto il livello di recitazione dei coreani è una spanna sopra agli altri, generalmente...)che ti tengono incollata e ti fanno sentire le loro emozioni.
    The beauty inside: visto e apprezzato, ma se devo essere sincera non ne ho un ricordo nitido perché avevo la febbre. Ricordo che mi era piaciuto, però.
    Train to Busan: partiamo dal presupposto che adoro Gong Yoo e Ma Dong- seok e i film di questo tipo (se ben fatti). La prima volta l'ho visto in italiano... o meglio, ho tentato. Pur amando il nostro doppiaggio, ho fatto l'orecchio alla musicalità della lingua coreana e non ho potuto fare a meno di cercarlo in originale. Bello nel suo genere, mi è piaciuto ed anche emozionato (chi lo ha visto sa perchè).

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