Oggi il nostro cinefilo impertinente ci parla di ANIMALI FANTASTICI. I CRIMINI DI GRINDELWALD, secondo episodio della serie "Animali fantastici", spin-off e prequel della serie cinematografica di Harry Potter, ispirata all'omonimo libro di J. K. Rowling, qui anche sceneggiatrice, con Eddy Redmayne, Jude Law e Johnny Deep. Disponibile su Netflix.

Genere: Avventura, Fantasy
Regia: David Yates
Soggetto: dal libro di J. K. Rowling
Sceneggiatura: J. K. Rowling
Produttore: David Heyman, J. K. Rowling, Steve Kloves, Lionel Wigram
Fotografia: Philippe Rousselot
Montaggio: Mark Day
Effetti speciali: Tim Burke, Christian Manz
Musiche: James Newton Howard
Scenografia: Stuart Craig
Costumi: Colleen Atwood
Attori: Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William Nadylam, Kevin Guthrie, Jude Law, Johnny Depp
Anno: 2018
Paese: USA, Regno Unito


Trama: 
New York, 1927. Sono passati pochi mesi dalla cattura da parte del MACUSA del perfido e potente Grindelwald e, come da minaccia, il Mago Oscuro sfugge presto alla detenzione, nel corso di una sequenza aerea che stabilisce da subito le caratteristiche dello spettacolo visivo che sta per seguire: vertiginoso, inquieto e acrobatico. Grindelwald ha piani estremi, sul mondo dei maghi e su quello dei non maghi, e si dirige a radunare i suoi seguaci, pescando tra le fila degli scontenti per i metodi repressivi e violenti del Ministero della Magia. Ma in particolare cerca Credence, l'Obscuriale miracolosamente scampato alla morte. Anche Newt Scamander, il timido magizoologo, è sulle tracce del ragazzo, per conto di Albus Silente. E naturalmente anche il Ministero, e l'Auror Tina, con la quale Newt ha un malinteso sentimentale in sospeso.





Prima di iniziare con la recensione vorrei avvisarvi di una cosa. Se avete notato la grafica del blog potete facilmente intuire quanto le Lettrici Impertinenti siano legate a quel meraviglioso mondo magico creato dalla Rowling. Quindi con quello che sto per dire potrei giocarmi il posto di cinefilo impertinente: ritengo la saga cinematografica di Animali Fantastici molto più bella di quella di Harry Potter. Ecco, ora che l’ho detto mi sento meglio. Non mi resta che sperare di avere ancora un lavoro (ovviamente non retribuito) dopo che Karin, Fede o la Francy leggeranno questo.


“Fratelli, sorelle… il tempo scorre in fretta. Il mio sogno, noi che viviamo per la verità, per l’amore: è giunto il momento di prendere il posto che ci spetta in un mondo in cui noi maghi siamo liberi.”

Sono passati pochi mesi dalla cattura del perfido e potente Grindelwald. Purtroppo, come preventivato, alla prima occasione possibile riesce a sfuggire alle guardie. Nuovamente libero ricomincerà a cercare seguaci e sostenitori fra le schiere dei rinnegati, degli arrabbiati e dei delusi dalla politica di distensione portata avanti dal Ministero della Magia. Ma in particolare cerca un potente e pericoloso Obscuriale, miracolosamente scampato alla morte, che intende controllare per i suoi malefici scopi. Fortunatamente per i babbani, però, un altro mago si sta dando da fare per rintracciare quel non mago: Newt Scamander, il timido magizoologo, che è sulle tracce del ragazzo per conto di Albus Silente.


“Newt, non c’è mostro che tu riesca a non amare.”

Approfondiamo un po’ di più il discorso del “preferisco questa saga”. Da bambino leggevo tantissimo. Tipo che a una certa mi sono comprato un appartamento e me ne sono andato da casa dei miei perché loro erano stanchi di aprire mobili a caso e restare sommersi da montagne di libri precariamente impilati. Ora, questa situazione non è migliorata con gli anni, ma adesso almeno sono passato agli ebook. Resta il fatto che la saga di Harry Potter è uno di quei libri che porto nel cuore, assieme al Signore degli Anelli, al ciclo di Belgariad e di Shannara. Quando iniziarono ad uscire le trasposizioni cinematografiche dedicate al piccolo maghetto occhialuto, io ero un ragazzino, con qualche anno in più del protagonista, che correva al cinema e dava gomitate, nemmeno troppo gentili, ai bambini in coda per passargli avanti. Mi sono gustato ogni singolo film, rapito dalla magia dell’ambientazione, dagli effetti speciali (per l’epoca davvero all’avanguardia) e dall’alone di magia che sprigionava ogni singolo minuto di pellicola. Questo per dieci anni. Poi ho visto per la prima volta Animali Fantastici. Ora, la trama non è altrettanto profonda, i film sono molti meno quindi non si può pretendere lo stesso livello di cura nei dettagli, ma ne sono rimasto affascinato in modo incredibile. La saga di Animali Fantastici è un prodotto cinematografico figlio del suo tempo, pellicole adatte anche ai bambini ma sicuramente pensati per un pubblico adulto, che mettono a nudo la magia spogliandola dell’alone fiabesco, che aveva la saga originale, e mostrandocela nella sua forma più cruda e oscura. 


“Tu non hai sete di potere. Ti chiedi solo se una cosa è giusta”

Una delle cose che rende grande questo film è sicuramente la presenza di Eddy Redmayne. Credo uno dei migliori attori della nostra generazione. Una persona che, se infilata nel personaggio giusto (e Newt Scamander lo è senza ombra di dubbio), è in grado di rapire con le sue capacità recitative. Una tale capacità di immedesimazione ed espressività si può definire solamente trascendentale, e l’empatia che genera è inarrivabile. Tutto il cast comunque vanta nomi e ruoli azzeccatissimi. Jude Law è meraviglioso nel ruolo di Silente, ed è esattamente come avrei immaginato il personaggio da giovane: spavaldo e sicuro di sé in facciata, ma pieno di rimorsi e ferite nel profondo. Johnny Deep era un Grindelwald davvero azzeccato e ben fatto. Una capacità recitativa di livello, unito a un personaggio molto carismatico e interessante. Purtroppo, non lo vedremo più in quel ruolo, e questo potrebbe davvero essere una grave perdita per il sequel.


“Non diciamo quelle cose a voce alta, diciamo soltanto di volere la libertà, libertà di essere noi stessi. Questo è ciò che stiamo combattendo, questo è il nemico: la loro rabbia, la loro brama di potere, la loro barbarie.”

Per tirare le somme: non credo che ci sia bisogno di dire quanto questo film meriti ogni minuto speso per guardarlo, così come credo che quasi tutti i lettori l’abbiano visto. Ma adesso è su Netflix e ci resterà per un po’, quindi è sicuramente il momento giusto per un ennesimo rewatch!

Voto: 5
L’amichevole GM di quartiere.
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