Buongiorno Impertinenti,
oggi Marty ci parla de L'UOMO CHE AMAVA I LIBRI di George Pelecanos, uscito a fine febbraio per SEM.

Genere: Thriller 
Casa editrice: SEM 
Data di Uscita: 27 Febbraio 2020
Prezzo: € 15.30 - Ebook € 9.99

Sinossi: Michael Hudson trascorre le lunghe giornate in carcere divorando libri che gli sono stati dati dalla bibliotecaria della prigione, una giovane donna di nome Anna che ha un debole per il suo miglior studente. In un luogo in cui è difficile trovare speranza, il potere dei libri può essere una luce nel buio. Ad alcuni detenuti, come Michael, il lavoro di Anna sta cambiando la vita. Legge avidamente i libri che lei gli passa finché viene improvvisamente rilasciato dopo che un detective privato ha manipolato un testimone nel suo processo. Il detective è Phil Orzanian, un uomo spregiudicato che, insieme a un poliziotto in pensione, ruba con il ricatto e la violenza i soldi sporchi dei criminali. Fuori dal carcere Michael incontra una Washington D.C. profondamente cambiata. Le trasandate vetrine di un tempo ospitano birrerie all'aperto, caffè alla moda e negozi di fiori. Ciò che non è cambiato è la tentazione del crimine. Michael deve scegliere tra chi è riuscito a farlo uscire di prigione e la donna gli ha mostrato una vita diversa. Cercando di bilanciare il suo nuovo lavoro da lavapiatti, l'amore per la lettura e il debito nei confronti dell'uomo che lo ha liberato, Michael fatica a capire quale sia la sua strada. Riuscirà a resistere alla morsa del crimine o precipiterà nell'abisso? Una storia di scelte difficili, che scava nelle profondità dell'animo umano, parla di riscatto e del potere universale dei libri, un'analisi profonda della mentalità criminale e della linea sottile e spesso confusa che esiste tra bene e male.

Buongiorno Impertinenti!
Nonostante la mia città blindata, sono qui per parlarvi dell’Uomo che amava i libri.
In questo momento di totale confusione, panico e isteria, i libri si rivelano ancora una volta i miei fedeli alleati, i miei migliori amici. Un po’ come succede al protagonista del libro: Micheal Hudson è in carcere ed è qui che grazie ad Anna scopre la passione per la lettura. I libri diventano per lui indispensabili.

Questo romanzo non è molto lungo, conta poco più di duecento pagine, ma sono i temi che Pelecanos mette al suo interno la chiave. 
I protagonisti sono tre: Micheal, Phil, un investigatore privato, e Anna, la giovane bibliotecaria che lavora in carcere.
Quando Micheal esce di prigione deve riadattarsi al mondo esterno. Ed ecco il primo spunto di riflessione: una persona che esce dal sistema carcerario è come se dovesse nascere di nuovo e ricominciare a vivere. La società spesso in questo non aiuta, perché se si sbaglia una volta si sbaglia sempre, giusto? E Micheal si trova un po’ spaesato all’inizio, trova la sua città cambiata, deve trovare un lavoro e deve soprattutto rigare dritto. 

Phil è il personaggio che meno ho apprezzato. 
Sapete la linea sottile fra il bene e il male? Fra il giusto e lo sbagliato? Ecco, lui gioca sul filo del rasoio. Tutte le sue azioni sono mosse da una volontà di fare del bene, ma l’avidità che contraddistingue spesso l’uomo gli fa fare azioni che son al limite della legalità. Intendiamoci, in realtà posso anche capire il motivo dietro le sue decisioni: vuole dare stabilità alla propria famiglia, farla vivere felice, e allo stesso tempo è convinto che tutte le sue azioni portino a del bene. Ma io sono dell’idea che il fine non giustifica sempre i mezzi.

Anna è una donna sposata con un bel marito di successo, vive in una bella casa, e insegna l’amore per i libri e la lettura a persone che sembrano aver perso il loro scopo nella vita, i carcerati. A mio avviso Anna non ha solo il ruolo di far amare i libri a Micheal, ma rappresenta anche quelle donne che spesso nella vita si accontentano. Un po’ critica lo devo pur essere, no? A parte gli scherzi, è che sembra quasi farsi andare bene la sua vita, il suo matrimonio, la sua casa, ma dalla lettura si percepisce come in realtà non sia totalmente felice e questo in alcuni momenti mi ha fatto un pochino arrabbiare.

Lo stile del libro mi è piaciuto. La storia è narrata dai tre punti di vista dei protagonisti e questo ti premette di conoscerli tutti a fondo. Ho apprezzato molto come Micheal ci viene presentato, si percepisce la sua voglia di riscatto, la voglia di iniziare una nuova vita senza commettere errori passo per passo senza correre o prendere scorciatoie. 

Insomma per me questo libro è stato una piacevole scoperta, una fuga, seppur momentanea, da tutto ciò che mi sta accadendo intorno. Se avete voglia di una lettura non banale, ma che vi faccia riflettere… questa è quella giusta!

Un besos e un abbraccio




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