Buon sabato amici!
Oggi il nostro cinefilo impertinente ci parla de LA GUERRA DI CHARLIE WILSON, basato sul romanzo biografico “il nemico del mio nemico” di George Crile III, con Tom Hanks, Julia Roberts e Philip Seymour Hoffman. Disponibile su Netflix.

Genere: Biografico, Storico
Regia: Mike Nichols
Soggetto: dal romanzo di George Crile III
Sceneggiatura: Aaron Sorkin
Produttore: Tom Hanks
Fotografia: Stephen Goldblatt
Montaggio: John Bloom
Musiche: James Newton Howard
Attori: Tom Hanks, Julia Roberts, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Ned Beatty, Christopher Denham, Emily Blunt, Om Puri, Faran Tahir, Ken Stott, John Slattery, Michael Spellman, Denis O'Hare, Jud Tylor, Peter Gerety, Brian Markinson: Paul Brown
Distribuzione in italiano: Universal Pictures
Anno: 2007
Paese: USA
Disponibile su Netflix




Sinossi: il membro del congresso Charlie Wilson, grazie all’aiuto della ricchissima e bellissima Joanne Herrig, riuscirà a rendere possibile la sconfitta dell’unione sovietica in Afganistan.




1980, il membro del congresso Charlie Wilson divide le sue giornate fra impegni politici, alcool e spogliarelliste. La sua vita scorre tranquilla fino a che non viene a conoscenza del ridicolissimo budget concesso alla CIA, per le operazioni in Afganistan, volte a contrastare l’invasione sovietica. Decide di punto in bianco di raddoppiarlo, innescando così una serie di eventi che lo porteranno a diventare il principale responsabile della vittoria della resistenza e del conseguente ritiro dell’esercito Russo.


Il film è decisamente molto interessante e la trama, bene elaborata, ci porta in un viaggio attraverso la presa di coscienza di un uomo, principalmente dedito agli svaghi, degli orrori di una guerra in cui il suo paese non può intervenire. La regia ci permette di seguire tutto lo svolgimento della storia in modo molto semplice, alternando momenti divertenti a scene piuttosto crude, rendendo però tutto leggero. È curioso, in effetti che, pur parlando di guerra, questo film risulti divertente e a tratti addirittura buffo. Questo è forse l’unico “difetto” inteso come tale. Mi spiego meglio: non so se sia voluto o meno, ma la contrapposizione fra la serietà dell’argomento trattato e il modo allegro con cui è fatto, a volte finisce per sembrare quasi fuori luogo. Mi è capitato di aver avuto la sensazione che le cose venissero prese un po’ troppo sottogamba, ma era, per l’appunto, solo una mia sensazione.


Uno degli aspetti che ovviamente mi ha convito a premere play è il cast d’eccellenza che ne fa parte. Partendo da Tom Hanks, che è il protagonista e produttore del film, e che qui ovviamente fa un lavoro molto più che buono, come ormai siamo abituati a vedere, e che rende il suo personaggio straordinariamente reale. Julia Roberts è un altro nome super conosciuto e che spesso, ma non sempre, regala interpretazioni di un certo livello, questa è una di quelle volte: il suo personaggio sembra infatti esserle stato cucito addosso e ne risulta proprio un gioiellino. Veniamo però alla vera stella del film: Philip Seymour Hoffman, un attore incredibile che ogni volta riesce a dare vita a personaggi talmente ben recitati da sembrare veri. Meraviglioso!


Il film è ambientato appunto negli anni ’80, ovviamente non si può parlare propriamente di costumi dell’epoca dato che è passata appena qualche decade, ma è stato fatto un ottimo lavoro sia nell’abbigliamento che nel contesto. Davvero, l’unica pecca è che i velivoli sovietici abbattuti assomigliavano un po’ troppo a quelli americani, ma vabbè, non bisogna mica soffermarsi troppo sui dettagli.


Per tirare le somme: una storia affascinante, una trama ben studiata e attori incredibili ne fanno proprio un buon prodotto.

Considerazione spiccia: lo vidi diversi anni fa alla televisione, ne rimasi affascinato e mi promisi di rivederlo appena possibile. L’ho fatto trovandolo sempre molto bello. A mio avviso un film assolutamente da guardare, anche con i suoi difetti.

Voto: 3
L’amichevole GM di quartiere. 
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