Buongiorno Impertinenti, oggi la nostra Simona ci parla de IL NOSTRO GIORNO IMPERFETTO di Emmanuelle Dyson.



Genere: New Adult
Casa editrice: Self
Data di Uscita: 1 Marzo 2019
Prezzo: € 1.99

Sinossi: Astrid e Michele hanno 17 anni quando si ritrovano per la prima volta da soli, chiusi in una stanza d’albergo, durante una gita scolastica. Due anime opposte: lei povera, lui ricco; lei scontrosa, lui più naturale; lei solitaria, lui più socievole; lei gioca a tennis per arrabbiarsi solo con se stessa, lui gioca a pallavolo per essere il leader del gruppo. Quello che succede lascia in loro un ricordo indelebile. 
Vogliono incontrarsi ancora, ma la realtà che c’è fuori da quella stanza glielo impedisce. Accadrà solo quattro anni dopo. In un’altra città. Sempre nello stesso giorno: il 29 febbraio, nell’anno in cui si svolgono altre Olimpiadi. Un caso? Forse. Ma qualcosa li separerà ancora. E così andranno avanti per gli anni a venire, tra promesse, menzogne, desideri e voglia di un’altra vita.
Quando si capisce di essere innamorati? Quando invece è solo passione che cala col tempo? Quando è una combinazione di amore e passione? Quando è il tempo che dà una risposta a queste domande? Per stare insieme Astrid e Michele dovranno trovare il modo di essere se stessi. 


Siete pronti ad arrabbiarvi? A porvi domande e a voler urlare a quelle teste di rapa dei protagonisti? Si? Bene! Questo è il romanzo che fa per voi.

Astrid è una ragazza povera, ma dal carattere irruente e forte; non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e per questo viene giudicata male. Su di lei girano tanti pettegolezzi spiacevoli, ma, invece di abbatterla, la fortificano. Dedica tutta la sua vita al tennis e a diventare un giorno qualcuno. Cerca continuamente l'amore, quello che i suoi genitori non sono stati in grado di dargli. Astrid frequenta la stessa scuola di Michele, un ragazzo ricco e viziato che nasconde bene i suoi veri sentimenti. Lui un giorno sarà l'erede di un'importante azienda e i genitori si aspettano da lui un’eccellente vita scolastica, una laurea ed un combinato e profiquo matrimonio.Ha tanti amici, è benvoluto ed è il leader della squadra di pallavolo.

Cosa potranno mai avere in comune questi due ragazzi? Hanno la stessa età, frequentano la stessa scuola, sono entrambi sportivi... ma per il resto? All'apparenza nulla, di concreto tutto!

Si incontrano nel 1992 per la prima volta durante la gita a Barcellona, esattamente il 29 Febbraio. L'ultimo pomeriggio lo passano insieme in camera da letto. Non fanno sesso, ma ciò che condividono li riempie di speranza per il futuro. Il problema è che Michele si lascia coinvolgere dagli amici e dalla famiglia, ignora Astrid per l'intero anno scolastico e oltre, finché 4 anni dopo, a Como, esattamente il 29 Febbraio, lui si fa avanti e si ritrovano nuovamente in una stanza.

«Anche per me è
stato tutto vero» aggiunge lui. «A domani».
Lei sorride e lui se ne va correndo giù per le scale del palazzo. Senza voltarsi.
Domani. Domani rivedrà Michele.
Domani sarà un nuovo inizio.
Ma il giorno dopo non si presenterà nessuno. E nemmeno nei giorni successivi.

Passano altri 4 anni e i due si ritroveranno, ancora, per poi riallontanarsi. 

Ha inizio così per loro un gioco di rincorrersi, fisso ogni 4 anni.  

La domanda che mi sono posta è sempre stata la stessa ad ogni fine capitolo: ma come possono aspettare 4 anni? Si cercano sui notiziari, sui giornali, sui social ma non fanno nulla per poter cambiare il loro destino. Come possono essere infelici ed aspettare un giorno per essere il contrario?


Michele l'ho adorato, pian piano il personaggio è cresciuto e quando ha capito degli errori fatti ha sempre cercato di rimediare; Astrid, beh Astrid... è una zuccona ed una sberla avrei voluto tanto dargliela: " Bella, svegliatiii"!

Ho sofferto a leggere questo libro perché non capisco come sia possibile che una persona decida di essere infelice per il quieto vivere, piuttosto di essere felice e fregarsene degli "altri".

Questo romanzo o lo amerete o lo odierete. A me nel complesso è piaciuto perché è strutturato in modo impeccabile, ogni capitolo racconta l’anno in cui si incontrano ed è suddiviso tra Astrid, Michele e, la cosa che più ho adorato, "la stanza".
Non c'è dubbio sull'ottimo lavoro dello scrittore, sul modo di giocare con il tempo e gli spazi. Le città ed i paesaggi sono descritti in modo preciso e dettagliato, questo ha sicuramente elevato il racconto. Il finale un po' la rabbia l'ha scemata, ma giusto un po'!


Complimenti allo scrittore Manuel.


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