Care lettrici impertinenti il libro di cui vi parlo oggi è stato, per me, davvero difficile da recensire .Ci ho pensato un bel po’ prima di mettere nero su bianco poiché la lettura mi ha lasciato sensazioni davvero contrastanti, alcune positive altre negative e ancora adesso non so dirvi bene se mi è piaciuto o no.



Genere: New adult
Casa editrice: Amazon Publishing
Data di Uscita: 1 Dicembre 2015
Prezzo: € 4.99

Sinossi:Penelope ha ventidue anni ed è una ragazza romantica e coraggiosa con una ciocca di capelli rosa e le unghie decorate con disegni bizzarri. Orfana, vive con la nonna malata nella misera periferia di una città americana, e ha rinunciato al college per starle vicina. Di notte prepara cocktail in un locale e di giorno lavora in biblioteca. Aspetta l’amore da sempre, quello con la A maiuscola. Un giorno Marcus, il nuovo vicino, entra nella vita di Penny come un ciclone. È tutt’altro che l’eroe sognato: ha venticinque anni, è rude, coperto di tatuaggi, ha gli occhi grigio ghiaccio e un piglio minaccioso. È in libertà vigilata e fa il buttafuori in un club. Tra i due nasce subito ostilità e sospetto ma, conoscendosi meglio, scopriranno di avere entrambi un passato doloroso e violento, ricordi da cancellare e segreti da nascondere.
Una storia d’amore e rinascita, dolce e sensuale, tragica e catartica. L’incontro di due anime profondamente diverse darà vita a un amore che guarirà il dolore e l’odio del passato.





Amabile Giusti è una bravissima autrice italiana e quando lessi “30 anni e li dimostro” mi aveva molto colpito per la freschezza e l’ironia, per cui mi sono buttata decisa nella lettura di “Tentare di non amarti”, ma, ahimè, questa volta non sono rimasta completamente soddisfatta.

Ho letto molte recensioni positive in giro per il web e quindi credo che sarò un po’ la voce fuori campo, ma ho deciso comunque di condividere con voi le mie personali riflessioni.

Il libro di per sé è molto interessante, la storia originale e i personaggi particolari, però non mi ha appagato completamente. Il romanzo non mi è entrato nel cuore ecco, nonostante la seconda parte abbia catturato di più il mio interesse.

La storia è quella di due ragazzi, Penelope e Marcus.

Penelope è una ventiduenne orfana, dolce e un po’ malinconica, tanti i progetti che avrebbe voluto realizzare ma per la sua adorata nonna, l’unico membro della famiglia che le è rimasta, ha rinunciato a tutto, anche agli studi e all’amore, e ora fa la bibliotecaria di giorno e la barista di notte.

Marcus è un ex-detenuto in libertà vigilata, momentaneamente buttafuori: tanti tatuaggi, nessuna famiglia, carattere scontroso e poco incline ai rapporti personali.

I due protagonisti,dunque,non potrebbero essere più diversi,eppure il destino e il palazzo che condividono li fanno incontrare. Non è subito simpatia quella che nasce tra loro ma Penelope riesce a strappare a Marcus un accordo, ovviamente sotto lauto compenso: riaccompagnarla a casa ogni sera per evitare un ex un po’ troppo insistente.  Nasce così una strana amicizia, che forse non potremmo neanche chiamare così ma che comunque li costringe loro malgrado a frequentarsi e ad approfondire la conoscenza.

Marcus è burbero e distaccato, rozzo e sboccato, schietto e senza filtri, sopporta a mala pena quella ragazzina stramba dai capelli colorati a cui deve fare da bodyguard, ma quando le è accanto dentro di lui qualcosa si agita, strane sensazioni mai provate e una irrazionale attrazione lo tormentano.

Penelope è pura,ingenua, crede alla favola del vero amore ed è ancora capace di sognare. Quando incontra questo esemplare di maschio imponente e dagli occhi di ghiaccio ne rimane totalmente folgorata e decisamente intimorita. Sa che Marcus è pericoloso soprattutto per il suo cuore. Sa che avvicinarsi a lui può far male,ma sotto la scorza dura Penelope riesce ad avvertire l’animo tormentato, si accorge delle pene subite e ciò che in lui più la spaventa la porta a provare empatia e un sentimento molto forte.
L’attrazione reciproca tra i due protagonisti sfocia violenta in una passione intensa e carnale, che li travolge a livello fisico e li fonde a livello psichico.

 Marcus e Penelope sono due persone ferite e spezzate, la vita non è stata clemente con loro, gli ha tolto molto e non li ha mai ripagati dei dolori subiti, ma mentre Marcus è arrabbiato con il mondo ed è l’odio a dominare le sue azioni, Penelope sa ancora guardare con il cuore, ha ancora speranza e con le proprie forze cerca di migliorare la sua esistenza … ma come possono due anime così agli antipodi essere affini? Come possono due individui così incompatibili riuscire a far combaciare i propri cuori?

Come vi dicevo questo romanzo mi ha lasciato davvero confusa, in alcuni passaggi ho storto un po’ il naso e mi passava la voglia di andare avanti e altre volte non sono riuscita a staccarmi e ho divorato capitoli interi.

E’ stato come leggere un libro diviso in due parti, come se ci fosse un primo tempo e un secondo tempo come nei film.

Ho apprezzato l’originalità della vicenda e lo sviluppo dei

personaggi, il loro maturare durante la storia, come prendono coscienza piano piano dei sentimenti che provano, ma non sono riuscita ad entrare realmente in sintonia con loro.

Di sicuro quella che ho apprezzato di più è stata Penelope,nonostante alcune riserve iniziali! In principio mi è sembrata un po’ immatura e ingenua nei confronti non solo di Marcus ma anche di alcune situazioni che deve affrontare. Poi ho capito che faceva parte del suo carattere disincantato e realista, ma sotto sotto coraggioso e ottimista. Durante la narrazione assistiamo alla sua crescita, comincia a tirare fuori la grinta e, come vi dicevo, nel secondo tempo diventa una giovane donna in gamba e più sicura,capace di non arrendersi di fronte alle difficoltà della vita, ma in grado di rimboccarsi le mani e riuscire a dare un senso alla sua esistenza con o senza l’amore.

Il personaggio di Marcus invece non mi ha colpita-e qui avrò sicuramente tutte le lettrici contro- e per la prima volta il protagonista maschile non mi ha fatto impazzire. Certo l’aria sexy da ex-galeotto ha il suo fascino, i tatuaggi e il fisico statuario sono degni di nota e le scene di sesso sono molto sensuali, ma la sua personalità, i comportamenti e il modo di parlare proprio non mi hanno entusiasmata.

Il suo modo di esprimersi in particolare a volte mi è sembrato un po’ forzato, come se dovesse parlare e comportarsi in un determinato modo perché il ruolo da bello e dannato lo impone. Dai suoi pensieri ci rendiamo conto che è molto più sensibile di quello che vuol far vedere e le disavventure della vita hanno sicuramente influito sul suo rapportarsi alle altre persone. Non sempre ho gradito le sue uscite o le sue azioni sia nei confronti di Penelope che degli altri personaggi.

Nulla toglie,però,che l’autrice abbia voluto accentuare apposta alcuni suoi aspetti per completare la figura del bad boy.

Devo dire, però, che nella seconda parte del libro anche lui subisce un lieve cambiamento che lo riscatta un pochino e che gli fa guadagnare punti.

Insomma, onestamente non posso dirvi che il libro abbia fatto breccia nel mio cuore, ma l’autrice merita sicuramente il successo che sta avendo dato che i gusti di ognuna di noi sono strettamente personali.

La storia scorre abbastanza veloce, si segue con interesse e il punto di vista di entrambi i protagonisti ci fa meglio entrare a contatto con loro. Lo stile è fluido e il lessico ricercato e nonostante alcuni dialoghi mi abbiano lasciata un po’ perplessa la lettura è piacevole e coinvolgente.

Purtroppo a differenza di altre lettrici non mi sono entusiasmata durante il racconto, non mi sono sentita travolgere dalla storia e sebbene lo consiglio a tutte fan della Giusti e alle amanti del genere io, personalmente, non lo metterei nella mia top ten!

Spero che l’autrice non me ne voglia per la sincerità con cui ho espresso le mie opinioni e spero di leggere presto i suoi prossimi romanzi!


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