Buongiorno amici lettori,
oggi vi parlerò di SCHEGGE DI RICORDI, 2° libro della serie “Schegge” nata dalla penna della bravissima Monica Lombardi.
Già nel primo capitolo di questa bellissima serie, SCHEGGE DI VERITÀ (qui la mia recensione), l'autrice ci aveva avvolti in spirali di suspense così fitte da incollarci alle pagine. Questo secondo romanzo non è da meno e conferma ancora una volta la bravura di questa autrice italiana.


Genere: Thriller Psicologico
Casa editrice: Amazon Publishing
Data di Uscita: 18 Luglio 2017
Prezzo: € 9.99 - Ebook € 4.99


Sinossi: Due donne, due amiche, Giulia e Livia, rapite una sera di novembre. Quando tornano alla loro vita, niente è più come prima. Livia, quella che è stata più a contatto con il mostro, di notte sogna la sua prigionia e di giorno non riesce a scrollarsi di dosso la sensazione che lui tornerà. E infatti il mostro si avvicina, più folle e spietato che mai. Con un solo obiettivo: insinuarsi per sempre nella mente di Livia.

Il commissario Claudio Sereni, a sua volta vittima di un insolito incidente di cui non ha memoria, dovrà riprendere le fila del caso del rapimento delle due amiche rimasto irrisolto. Attorno a lui orbitano il collega Emilio Arco e la sensitiva Ilaria Benni. Dovrà muoversi con decisione per stanare il mostro e allo stesso tempo con delicatezza per non spezzare la fragile corazza che Livia ha costruito intorno a sé, ai suoi ricordi e ai suoi sentimenti.

È sopravvissuta.
Ora vuole ricominciare a vivere.

Serie "Schegge"
#2. SCHEGGE DI RICORI


SCHEGGE DI RICORDI è il 2° libro della serie “Schegge” nata dalla penna della bravissima Monica Lombardi. Nel 1° libro, SCHEGGE DI VERITÀ, l’autrice ci aveva narrato la tragica storie di due amiche, Livia e Giulia, e del loro personale incubo. Le due ragazze erano state infatti rapite e mentre una era riuscita a fuggire, l’altra era rimasta per tutto il libro nelle mani dei suoi rapitori, subendo torture fisiche e psicologiche così agghiaccianti da sperare di viverle solo negli incubi.

In questo nuovo capitolo la protagonista principale è Livia che, dopo essere finalmente stata liberata, deve cercare di ritrovare il suo posto nel mondo. Più facile a dirsi che a farsi perché i terribili abusi subiti, quando era prigioniera, sono così radicati sotto pelle da aver incrinato fino a quasi distruggere la nostra protagonista. QUASI. È questo il perno di tutto il romanzo perché in realtà Livia è più forte di quanto lei stessa pensi. Saremo noi i primi testimoni del suo grande coraggio e della grande forza di volontà
che giorno dopo giorno crescerà in lei. Saremo al suo fianco quando la rabbia le darà la spinta necessaria per alzarmi al mattino ma anche quando la paura la spingerà a terra, pesando sulle sue spalle tanto da ridurla in ginocchio fisicamente. Ed è la paura di Livia che il lettore percepisce crescere pagina dopo pagina, prendendo corpo e forma, diventando palpabile e reale come uno degli altri personaggi del romanzo. È densa, solida, talmente tanto reale che a volte sembra uscire dalle pagine per stringerti la gola. Ma lentamente la paura lascerà spazio alla speranza, e accompagneremo Livia in quella che sarà la sua rinascita, il suo riscatto. Purtroppo il pericolo è ancora dietro l’angolo ed uno dei suoi rapitori, l’unico che è sfuggito alla cattura, sembra essere tornato nella sua vita. Ad aiutarla a superare questa volta il pericolo ci sarà il commissario Claudio Sereni, un uomo dall’aspetto duro e rude, dallo sguardo glaciale e dai modi un po’ bruschi, che però sentirà nascere in lui un forte senso di protezione la prima volta che poserà gli occhi su Livia. Sicuramente un istinto naturale per un uomo, specialmente se davanti a lui si trova una giovane donna vittima di abusi. Ma il suo bisogno di proteggerla sembra nascere da una pulsione radicata in profondità dentro di lui, uno slancio così naturale da disorientare.  Così il lettore sarà testimone anche di un sentimento che sboccerà tra i due, un’attrazione viscerale e profonda, accompagnata da un sentimento così dolce e delicato da spiazzare sia noi che loro.

La trama, la struttura e la caratterizzazione dei personaggi anche in SCHEGGE DI RICORDI sono perfetti come in ogni romanzo della Lombardi. La narrazione è fluida e continua ed i cambi di POV non disorientano il lettore ma servono ad arricchire la storia ed a fornire una visione a 360° di quel che accade intorno a Livia.

La narrazione dal punto di vista del cattivo poi è semplicemente strepitosa! L’autrice riesce a far passare le sue emozioni e le sue idee senza però anticipare nulla.

I momenti in cui è Giulia a narrare ci serviranno a capire la portata della chiusura di Livia, dandoci una visione esterna ma non troppo distaccata di quello che la nostra protagonista sta passando, di come lo vivono i suoi amici e della loro difficoltà nell’approcciarsi con lei.

Il punto di vista di Ilaria invece ci regala una parentesi molto tenera. Insieme a lei ritroveremo Nico e assisteremo alla crescita della loro relazione. Uno spaccato che addolcisce un pochino una storia che però mantiene serrato il ritmo della narrazione.

Questa volta, a differenza del primo capitolo, la parte romance mi è sembrata meglio amalgamata al filone giallo. Tutta la storia scorreva via fluida e senza interruzioni o cambi emozionali.

Il finale non è scontato o sbrigativo ed anche se la chiusura sembra definitiva, sappiamo bene che qualcosa deve balzare fuori a rovinare la tranquillità dei nostri protagonisti, visto che è previsto almeno un altro capitolo della serie “Schegge”.
La domanda è: “cosa si inventerà questa volta la Lombardi?”

Non ci resta che aspettare ma nel frattempo, se non avete ancora letto questa serie ed amate i thriller psicologici conditi da tanta suspense ma anche da un pizzico di romance, non lasciatevi sfuggire i romanzi della Lombardi e la serie “Schegge” in particolare.



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