Buongiorno Impertinenti,
Oggi Simona ci parla di ISSUE di Bianca Ferrari, il terzo romanzo autoconclusivo della Red Oak Manor Collection! Venite a conoscere con noi Israel e Virginie.

Genere:
Forbidden Romance
Casa editrice: Self
Data di Uscita: Febbraio 2022
Prezzo: € 2.99

Trama: Noi non è un’opzione.
Noi non esiste.
Noi siamo un problema.

Israel Silver ha lasciato Red Oak Manor appena finito il liceo ed è tornato a casa sempre più raramente, troppo impegnato a inseguire il sogno di condividere la sua musica con il mondo. La grande occasione per lui arriva nove anni dopo il suo trasferimento: un’etichetta discografica gli offre un contratto per il suo prossimo disco e lo riporta a pochi chilometri dal luogo in cui è cresciuto.
Virginie invece non è mai uscita da Red Oak Town. Ha una passione per il disegno, un solo amico, diciott’anni, molti dubbi e un’unica certezza: il suo cuore appartiene da sempre a Israel Silver. Glielo ha lasciato ancora prima di rendersene conto e non lo ha mai rivoluto indietro. Non lo rivuole nemmeno ora che lui è tornato.
Neppure adesso che Israel cerca di tenerla a distanza.
Perché per lui Virginie è proibita.
Perché porta il suo stesso cognome e non dovrebbe guardarla. Non dovrebbe desiderarla.
Ma Israel la guarda. La vede. E la desidera più di ogni altra cosa.
Eppure, il conto da pagare per quella attrazione è davvero troppo salato. E cosa puoi fare quando tutto ciò che vuoi è a un solo passo, ma quel passo è proprio sull’orlo di un precipizio?

Issue è il III° volume della Red Oak Manor Collection. Tutti e dieci i libri che la compongono sono autoconclusivi e scritti da autrici diverse. La lettura di ognuno di loro può essere affrontata indipendentemente da quella dei volumi precedenti o successivi.

RED OAK MANOR COLLECTION
#3.ISSUE di Bianca Ferrari
#4. Misty di MaryLin
#5. Wrong di Valentina C. Brin
#6. Cruel
#7. Candy
#8. Caged
#9. Jaded
#10. Shine

Ciao impertinenti,
Eccoci con il terzo capitolo della Red Oak Manor Collection, Issue.

Aspettavo questo libro con tanta ansia e speranza perché Israel è stato fin dal primo libro uno degli orfani che più mi ha colpito. Taciturno, timido, riservato, sempre con penna e fogli in mano e dai capelli tinti ossigenati mi ha scaturito curiosità fin dal primo momento.
Israel di strada ne ha fatta tanta, ora vive a San Francisco e fa il rapper, ma a Red Oak Town ha lasciato la sua famiglia: suo fratello Levi e sua nipote Virginie.

Un salto di carriera lo fa riavvicinare dopo anni di distanza a casa, ma quando rientra non trova più la famiglia felice e spensierata; suo fratello è sempre più in difficoltà con il lavoro e con una figlia di 18 anni che vuole scoprire il mondo e, soprattutto, se stessa. Ad attendere Israel non c’è più una bambina, un batuffolo di cotone come la chiamava, ma c’è una donna bellissima dai lunghi capelli bianchi e dalla pelle diafana, dai tratti unici e insoliti, tratti che devono rimanere segreti.

Il loro riavvicinamento è brusco, Virgie è piena di rancore perché per anni Israel l’ha abbandonata, ma i sentimenti che prova per lui sono anche forti, forse ancora più forti di prima. Tuttavia, la ragazza sa che non può averlo perché Israel è suo zio. 

“Lui è come uno dei disegni che amo fare: guardi l’insieme e vedi un’immagine intera che ti racconta qualcosa, ma sono gli strati che l’hanno composta a renderla così, e sono infiniti. Sfumati, tagliati di netto, indecisi, delicati.” 

Dall’altra parte Israel si trova combattuto tra la verità e l’inganno. È a conoscenza degli errori del passato, ma lo è ancor di più degli errori che potrebbe commettere ora, ponendo fine alla sua unica famiglia. La ragione è in continua lotta con l’istinto, la testa è in continua battaglia con il cuore; Virginie è l’unica a mettere pace nella sua testa che si spegne dei rumori incessanti ed è l’unica a quietare il suo cuore. 

“Lo voglio. Ti voglio. Ma no, Vee. Noi non è un’opzione. Noi non esiste. Noi siamo un problema.” 

È davvero difficile potervi spiegare la bellezza di questo romanzo senza spoilerare. Ho trovato un libro dalla scrittura coinvolgente che ti cattura parola dopo parola, dalla storia forse discutibile (è pur sempre un forbidden romance), ma che è stata trattata con delicatezza. L’autrice ha caratterizzato i protagonisti in maniera sopraffina e ho amato i loro punti di forza, ma ancor di più le loro debolezze. Israel e Virginie sono due protagonisti travolgenti che riempiono le pagine con i loro pensieri e che ti tendono una mano per farti entrare nel loro mondo, quello delle parole per Israel e per la pittura per Virginie. 

L’autrice è stata senza dubbio coraggiosa a scrivere questo libro e probabilmente avrà fatto storcere il naso a qualcuno, ma è stata delicata a trattare un tema così importante e complesso. Issue è una storia coinvolgente e per nulla banale.

È stato bello poi ritrovare i protagonisti dei libri precedenti e di conoscerne di nuovi, che spero di poter leggere presto.

Lo consiglio? Assolutamente sì e per quanto questo libri siano autoconclusivi, consiglio comunque di leggere l’intera collezione perché i romanzi, anche se ben definiti, sono uniti tra di loro. 

Ed infine, voglio concludere spiegando il perché di un voto in meno: per quanto io abbia adorato la storia di Issue, Virginie non mi ha del tutto conquistata, anzi in alcuni momenti l’ho trovata troppo bambina, un comportamento contrastante con i suoi pensieri e fatti.

Detto ciò... l’ho già detto quanto sono entusiasta di questa serie? 

Un bacio



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