Buongiorno amici cinefili!
Oggi diamo il benvenuto a un nuovo collaboratore - eh si, questa volta si tratta proprio di un maschietto ;) - che ci parlerà di POLAR, il nuovo film disponibile dal 25 Gennaio 2019 su NETFLIX, adattamento cinematografico del fumetto online e graphic novel del 2012 scritto da Víctor Santos.


Genere: Azione
Regia: Jonas Åkerlund
Sceneggiatura: Jayson Rothwell
Montaggio: Doobie White
Produzione: Constantin Film, Dark Horse Entertainment
Anno: 2019
Attori: Mads Mikkelsen, Vanessa Hudgens, Katheryn Winnick, Matt Lucas, Ruby O. Fee, Fei Ren, Robert Maillet, Julian Richings, Anthony Grant, Josh Cruddas
Paese: USA, Germania
Distribuzione: Netflix


Sinossi: Un sicario in procinto di ritirarsi deve rimandare la pensione quando il suo avido capo invia una squadra di killer giovani e spietati a eliminarlo.

Basato sulla graphic novel della Dark Horse “Polar: Came from the Cold” di Victor Santos.



Prima di iniziare a parlare del film vorrei vi prendeste un po’ di tempo per riflettere su una domanda esistenziale che tutti dovremmo porci in questo momento: c’era veramente bisogno di un altro action movie su Netflix? Probabilmente la risposta è “SI!” urlata a gran voce dal team di sviluppo contenuti della piattaforma in questione, quindi a noi utenti non resta che spararci un altro paio d’ore di botte da orbi, esplosioni, sparatorie e improbabili storie romance. Vi sto spoilerando la trama? No, ma quando in locandina vedi un Mads Mikkelsen che con sguardo truce impugna una pistola non puoi certamente aspettarti pony e arcobaleni. Quindi bando alle ciance e iniziamo a parlare del film.

Se vogliamo analizzare bene l’opera ci renderemo conto che non si tratta di altro che di una denuncia del sistema pensionistico privato americano che spolpa i suoi dipendenti fino alle ossa per poi lasciarli in balia di loro stessi una volta che non servono più. Il protagonista infatti non fa altro per tutto il film che cercare di immedesimarsi nel ruolo del pensionato mentre il suo ex titolare cerca ogni cavillo legale per non pagargli la sua sudata buona uscita. Poi, che il protagonista in questione sia un ex assassino e che il suo titolare utilizzi mezzi “legali” un po’ troppo definitivi per chiudere i rapporti con gli ex dipendenti è solamente il contorno speziato per evitare di pagare i diritti della storia a Michael Moore.



Rimarrà a imperitura memoria però la frase del medico curante del protagonista che, durante il controllo annuale, gli dice «mi chiedono tutti perché la prostata la controllo alla fine, è carino dare ai pazienti qualcosa da aspettare con ansia» simpatico umorista il dottore ne? 

E dov’è l’azione, dove sono le sparatorie? Vi starete chiedendo voi. Tranquilli che ci sono, anzi, a un certo punto il numero dei morti è talmente alto che viene da chiedersi in che cavolo di agenzia di collocamento il cattivone di turno trovi continuamente sgherri da mandare a morte certa come buoi al macello. Ma vogliamo parlare del cattivone? Più palese di una macchia di rossetto sulla camicia del vostro ragazzo, l’antagonista è lo stereotipo del tipico ometto grassoccio e pelato che vive circondandosi di oggetti costosi e pacchiani in un costante bisogno di compensazione.



Insomma, questi sceneggiatori non si lasciano mica fregare dalla caratterizzazione ambigua del personaggio, dev’essere chiaro fin da subito per chi tifare e se qualcuno avesse ancora dei dubbi vista la precedente occupazione, non proprio santificante, del protagonista, i continui riferimenti dei personaggi secondari al fatto di lasciarlo in pace per non “svegliare il can che dorme” fa propendere lo spettatore a credere che in effetti chi lo va a importunare un po’ se la cerca, complice anche la trama lineare con pochi colpi di scena. Insomma Netflix li vogliamo pagare un po’ di più sti sceneggiatori?!

Per tirare le somme definirei questo film come l’ennesima opera ben riuscita di un team di sviluppo lungimirante e… no niente, non sono bravo a mentire, facciamo così: se avete un paio d’ore da perdere e le volete investire in un filmetto senza troppo impegno mentre messaggiate con la vostra anima gemella allora questo è il film che fa per voi; se invece cercate qualcosa che vi tenga incollati alla sedia col fiato sul collo provate a prendere in braccio un alano.

Voto: un timido 2,5
Il vostro amichevole GM di quartiere.



SHARE 2 comments

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  1. Ciao! Non avevo intenzione di guardare questo film, ma dopo aver letto la tua recensione e aver riso parecchio ho deciso che devo assolutamente provare a dargli una possibilità (anche perché non ho un alano da prendere in braccio, quindi mi devo accontentare! ;) )

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    1. Mi fa molto piacere che tu abbia deciso di dargli una possibilità. Guardare Polar è un'esperienza, un modo di impiegare un paio d'ore che qualitativamente si posiziona fra "fila in posta" e "bere una tisana".
      Mi auguro però che ti piaccia e, quando l'avrai visto, sarei molto felice di conoscere la tua opinione.
      Ciao e buona visione.

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