La nostra recensione di Ti prenderai cura di me? di Arianna Bonati, un libro New Adult Second Chance pubblicato da O.D.E.  Edizioni.

Titolo:
Ti prenderai cura di me?
Autore: Arianna Bonati
Genere: New Adult
Casa editrice: O.D.E.  Edizioni
Data di Uscita: Ottobre 2022
Prezzo: € 2.99 E-book, € 14.99 Cartaceo

Trama: Hana è una studentessa di umili origini, con un passato difficile alle spalle. 
Andrea è un ragazzo di buona famiglia, molto arrogante, a cui non sembra mancare nulla.
I due si ritrovano per casualità alle quattro di notte. 
Lei si era presa una cotta tremenda per lui, quando frequentavano il liceo. 
Lui non sembra averla dimenticata.
Si lasciano con un misto di malinconia e troppi non-detti.
Dopo qualche anno, la sorte, con la sua crudele ironia, li fa rincontrare di nuovo.
"Ti prenderai cura di me?" gli aveva scritto Hana, in una lettera d'amore che assomigliava a una canzone.
E lei? Riuscirà a prendersi cura di lui?
Il destino ha concesso loro un'ultima possibilità.

Ogni volta che ti innamori, paghi un pegno. Dai qualcosa di te a un’altra persona, piccola o grande che sia, gli fai dono di un pezzettino della tua essenza, della tua anima. È doloroso, sì, ma essenziale. Se la persona ti abbandona, tu perdi irrimediabilmente ciò che hai ceduto.

Buongiorno Impertinenti, oggi vi parlo del libro Ti prenderai cura di me? di Arianna Bonati, edito O.D.E.  Edizioni.

Il libro purtroppo per me è un NI, non mi ha per nulla convinta. Ho quindi deciso di fare una sorta di elenco fra ciò che mi è piaciuto e quello che invece non mi è proprio andato giù. 

PUNTO UNO: Andrea, il protagonista, è davvero S*****O! Ha un brutto male e se già prima di esso era egocentrico, egoista e senza peli sulla lingua con la malattia tutto ciò si amplifica ancora di più. 

Perché lei mi avrebbe cambiato. Ma chi vuole farsi cambiare? Io no. Non tutti su questa terra vogliamo migliorare. Alcuni vogliono continuare a vagare.

Lui evolve, compie un viaggio interiore che lo porta a migliorarsi. Se prima giustificava ogni azione o parola dietro alla propria malattia, con il tempo capisce che può essere diverso. Fra tutti i personaggi è quello che ho amato di più perché ci viene presentato a 360°. Ridiamo alle sue battute sagaci, ci arrabbiamo e più di qualche volta vorremmo tirargli qualche schiaffo.

PUNTO DUE: L'ambientazione. Ogni tanto ho bisogno di leggere libri in cui lo sfondo sia la nostra bellissima Italia. Ma la casa dei Della Rovere mi ha suggestionata particolarmente. Un’antica dimora con tantissime stanze, la servitù e una storia alle spalle, mi ha ricordato le ambientazioni Disney con cui sono cresciuta.

PUNTO TRE: Questo può essere visto come qualcosa di stupido e superfluo, ma è in realtà per me una tessera che si incastra alla perfezione all’interno di un puzzle a mio avviso incompleto. I riferimenti al Piccolo Principe, libro da me amatissimo, sono funzionali per dare degli insegnamenti ad Andrea e per portarlo ad un cambiamento. 

Mi dà fastidio quella storia del Principe e della volpe. Mi dà fastidio che qualcuno debba addomesticare qualcun altro. Non siamo così elementari. Non ci si affeziona così a caso del primo che passa e che ti promette di esserci sempre con costanza e puntualità. Non basta! Io sono sicuro che il principino non amasse quella volpe.  E forse alla fine neanche la volpe si è davvero innamorata del principino. Io ti lascio libera, Hana, vai o resta. Posso vivere con o senza di te. Proprio come cantava Bono Vox. Se resti, non ti aspettare nulla da me. Non mi innamorerò mai di te. Non sono un principe azzurro. Se resti è una tua scelta. Io scelgo di farti restare, non perché provi qualcosa per te o perché ti voglio addomesticare, ma perché sei l’unica persona al mondo di cui sento di potermi fidare!

Quando ho deciso di intraprendere questa bellissima collaborazione nel blog la mia promessa è stata che sarei stata sincera sempre. Ed ecco i punti per cui il libro mi ha lasciato l'amaro in bocca.

PUNTO UNO: La LUNGHEZZA. A me piacciono i libri lunghi, solitamente non leggo mai libri che non abbiano almeno trecento pagine. Ma qui ce ne sono settecento. E vi assicuro che se fossero state giustificate avrei divorato il libro in meno di due settimane. Invece per finirlo ci ho messo più di un mese.  Il libro è a mio avviso molto prolisso e alcune parti sono, a mio avviso, superflue e non aggiungono nulla alla storia. 

PUNTO DUE: Troppi, ma davvero troppi personaggi.  I libri corali a me piacciono quando hanno uno scopo, qui sono purtroppo poco approfonditi.  Avrei preferito che l’autrice ci avesse presentato meglio Stefano e Rebecca per riuscire così a comprendere ancora di più Andrea.

PUNTO TRE: HANA. Quando decido di leggere qualsiasi libro spero sempre di trovare un certo tipo di protagonista. La direzione presa dall' autrice proprio non mi è piaciuta. Sicuramente Hana non ha una storia facile alle spalle, ma invece di trarre forza da tutte le avversità sprofonda nel suo baratro. Già il libro tratta di un tema non particolarmente facile, avrei quindi preferito che non si aggiungesse anche la sua storia.

PUNTO QUATTRO: Cerco originalità in tutto. E finché leggevo continuavo ad avere una sorta di Déjà vu con Io Prima di te di Jojo Moyes Per tutta la durata della lettura questa sensazione non mi ha mai abbandonato e non è una cosa positiva. Badate, non sto dicendo che è un copia e incolla, forse è stata una sensazione mia, ma ancora adesso questo pensiero continua a balenarmi per la mente.

Ed eccomi alla fine di questa difficilissima recensione. Non è una bocciatura su tutta la linea ma personalmente Ti prenderai cura di me? di Arianna Bonati non è un libro che leggerei di nuovo. Ha le sue note positive, tuttavia, la sensazione è stata quella di un frullato con troppi ingredienti non amalgamati insieme.

Besos 

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