Oggi vi parliamo di LA TRAMA DEI SOGNI, romanzo di Emily Pigozzi
edito da Sperling & Kupfer.


Genere: Romance
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Data di Uscita: Luglio 2020
Prezzo: € 16,90 - Ebook € 8.99

Trama: Milano, oggi. 
Rossana Fiorentino non crede nei sogni. Non dopo essere cresciuta in una famiglia difficile. Il suo unico desiderio è confondersi tra la gente e vivere serena, senza scosse. Per questo ha scelto la città per studiare e scappare dal piccolo paese dove è nata. Qui vive Sebastian Mahler, un affascinante, giovane concertista, tra i più apprezzati al mondo, che compone musiche meravigliose e struggenti, nelle quali infonde tutta la vita che sembra sfuggirgli di mano a causa della malattia degenerativa che lo ha costretto su una sedia a rotelle. 
Vienna, 1914.
Il primo conflitto mondiale incombe sull'Europa quando due nobili italiane oramai decadute fanno il loro arrivo in città. Luisa e Rosa Marescotti sono sorelle, ma non potrebbero essere più diverse. La prima, timida e spaventata, rimpiange le campagne del parmense che le hanno viste crescere; la seconda è curiosa e ansiosa di gettarsi nella nuova vita che le attende nella sfavillante capitale dell'impero asburgico. Sul loro cammino incontreranno i giovani fratelli Von Mahler: Heinrich, vivace e mondano, e Franz, musicista e fervente patriota, enigmatico e affascinante. Rossana e Sebastian, Rosa e i fratelli Von Mahler: un intero secolo a dividerli, lo stesso amore a unirli. Il loro sarà un valzer in cui, a ogni giro di danza, il destino si intreccerà alla vita e alla morte. Perché tutti i sogni sono fatti della stessa trama.


«Se questa fosse davvero una trama perfetta, io scoprirei che c'è una cura per la mia malattia. Saremmo una sola anima, ognuna con i suoi sogni. E nella nostra trama perfetta nessuna sedia a rotelle, nessuna paura potrebbero dividerci.»



Wow! Mie carissime lettrici impertinenti, questo libro è stata davvero una piacevole sorpresa, uno di quelli che non può mancare nella vostra libreria, soprattutto se amate scrittori come: Nicholas Sparks, Lucinda Riley e Jojo Moyes. Bene, Emily è una perfetta sinfonia tra questi tre meravigliosi autori che non a caso adoro, ed è forse per questo che a caldo, dopo aver finito il primo libro di questa autrice, mi sento di metterlo tra i miei preferiti. Dopo questa piccola anticipazione personale, passiamo alla recensione che... mi fa emozionare solo a scriverla. Perché questa è davvero una storia che vi resterà dentro, come una perfetta melodia del cuore. 

Emily ci porta a Milano, New York, Parigi e Vienna in una storia contemporanea tra la timida Rossana Fiorentino e il Maestro Sebastian Mahler, e una storia ambientata nel 1914 tra Rosa e Franz Karl Mahler. Tra loro passa un secolo e molte sono le cose diverse considerate le epoche, eppure un filo sottile unisce la storia di questi quattro personaggi.

Rossana è italiana ed è nata in un piccolo paese, uno di quelli dove tutti si conoscono e non perdono occasione per parlare male di te. Un giorno capisce che quel posto non fa per lei e si trasferisce in una grande metropoli: Milano, dove può confondersi con la folla e dove nessuno può riconoscerla. È qui che trova lavoro in un call center e va a vivere con Tommaso che diventa il suo migliore amico: un bellissimo ragazzo gay con il quale può scambiare qualsiasi confidenza senza correre il rischio di essere giudicata. Ed è proprio lui che le trova un altro lavoro quando perde il primo. Rossana non ha nessuna voglia di tornare a casa dalla sua famiglia disastrata che non ha fatto altro che causarle problemi e spremerla fino al punto di prosciugare ogni sua flebile energia. È così che arriva il piano B: diventare l’assistente del maestro Sebastian Mahler, un personaggio molto influente che al primo sguardo le farà perdere la testa. Nonostante sia seduto su una sedia a rotelle, ciò non gli impedisce di vivere la propria vita senza chiedere nulla a nessuno, fosse per lui non lo farebbe neanche in questo caso, ma conoscendo sua mamma, accetta di avere al suo fianco qualcuno che possa dargli una mano. 

“Lui è perfettamente a suo agio in tutto ciò che fa, come se sapesse esattamente quale è il suo posto e riuscisse ogni volta a starci comodo, malgrado le circostanze. L’esatto contrario di come vivo io, in pratica”.

Quale ragazza migliore di Rossana, così timida ma così infinitamente bisognosa di una scossa che le faccia prendere in mano le redini della sua vita? Lui non conosce nulla di lei eppure, al primo sguardo, pare riescano a raccontarsi ogni cosa. Partiranno per un tour pieno di emozioni e musica da brividi che li accompagnerà per tutta la storia. 

“Di colpo come se l’avessi evocato, una musica di pianoforte meravigliosa si diffonde per la casa. Scivola come un mare di cioccolato fuso, si srotola per le stanze come un nastro di velluto. Mi penetra sottopelle, questa musica. Mi fa sentire il gusto della vita, mi entusiasma e mi fa commuovere”.

 Rosa invece è una ragazzina di soli sedici anni che come Rossana, si trasferisce a Vienna dall’Italia a causa della sua famiglia, insieme a sua sorella Luisa. Qui conosceranno due fratelli, molto simili fisicamente ma diversi caratterialmente: Heinrich e Franz Mahler – esattamente, sono avi di Sebastian – e Rossana li conoscerà attraverso un diario lasciato da Rosa nella casa a Vienna dove si troverà con Sebastian nell’ultima tappa prima di tornare a casa. È il 1914 e da lì a pochi mesi imperverserà la guerra con tutto ciò che si trascina dietro anche quando terminerà. Eppure ci sono personaggi così forti che riusciranno a superare tutto. 

Stop spoiler! Avrei da raccontare un altro libro per riassumere in maniera efficace questo romanzo, pregno di amore e dedizione verso un lessico impeccabile e una poesia costante che vi aleggerà nel cuore. Emily ci trascina dolcemente sulle note della musica classica, portando il nostro cuore a cambiare ripetutamente ritmo, proprio come un valzer viennese. Assaporeremo piatti da ogni parte del mondo, osserveremo i grattacieli di New York, ci perderemo sulle colline viennesi, fino a svettare sulla punta più alta della Tour Eiffel per arrivare alla “grande mela” italiana che è Milano.

I personaggi di queste due storie sono perfettamente caratterizzati, tanto da riuscire a comprenderne la voce senza citarne il nome. Rossana con il suo mordicchiarsi le labbra e sistemarsi i vestiti continuamente, Sebastian con lo sguardo perso nel vuoto che parla molto più di mille parole, diventeranno i nostri migliori amici, quelli che anche dopo aver chiuso il libro, ci rimarranno per molto tempo nel cuore. Pur non amando i libri ambientati nel periodo della guerra, ho voluto proseguire perché la storia è talmente incalzante da volerla bere tutta d’un fiato, fino a che ti fermi e pensi che se lo farai troppo velocemente, sentirai un grande vuoto.
Ed è questo che sento ora che ho salutato Rosa, Franz, Rossana e Sebastian.

Ho adorato anche i personaggi secondari nelle vesti dei migliori amici dei protagonisti: Marko – migliore amico violinista di Sebastian – e Tommy – migliore amico di Rossana. Solitamente questi personaggi passano in secondo piano, invece l’autrice è riuscita a farli rimanere ben impressi con la loro caratterizzazione perfettamente disegnata.

Ho amato queste due donne, sono proprio le protagoniste che cerco in un romanzo: forti e determinate a ottenere ciò che si sono prefissate. Attente ai dettagli e amorevoli con il prossimo, purtroppo dimenticando spesso sé stesse. Mi ricordano un po’ la sottoscritta e quando un personaggio ti calza a pennello e ti ci puoi immedesimare, quel romanzo ha fatto centro nel tuo cuore. Emily parla di disabilità con una dolcezza infinita, spiega i punti di vista da ambo i lati in maniera talmente delicata che ho pianto spesso. Ho avuto i brividi per gli ultimi quattro capitoli e ho pianto come una bambina negli ultimi due. È proprio vero, quando c’è amore e passione, nemmeno la disabilità può fermarti perché è proprio l’amore per qualcosa che può smuovere le montagne. Sebastian ha racchiuso nella sua musica la voce che tiene celata nella sua anima in conflitto continuo con quel corpo che non vuole rispondere, quasi a sembrare una persona a sé stante. Eppure la sua musica e la sua nuova musa, lo porteranno a cambiare radicalmente ciò che credeva fosse perduto. Lo stesso ho trovato in Rosa che pazientemente ha trovato il modo di vivere nonostante il flagello che imperversava nella sua anima così delicata, piccola di età ma così immensamente grande.

L’autrice riesce a farci vedere perfettamente i personaggi nei loro atteggiamenti e quando li descrive ricurvi, si ha proprio la sensazione di vederli persi e soli eppure, come un filo dorato riesce a tenerci incollati senza farci sprofondare nel dolore o nella tristezza. 

Il libro è suddiviso in parti e nonostante questo è facile da seguire. È immersivo al punto da sembrare di essere lì, racconta dei luoghi, dell’alba, dei tramonti e di tutte quelle piccole cose che solo un occhio attento riesce a vedere, proprio come la maggior parte degli scrittori capaci e bravi, riesce a fare.

Consiglio la lettura a chi ha perso la speranza, a chi lotta ogni giorno per qualcosa o qualcuno, per chi ha una disabilità che lo porta a credere non ci sia speranza...perché credetemi, cambierete idea. Anche se questo è frutto della fantasia di una donna, mamma e moglie meravigliosa che ho avuto il piacere di conoscere attraverso i Social, accade davvero e io ne sono la dimostrazione forte e tangibile. Dovete leggerlo! Se avete amato “Io prima di te” e amate i romanzi alla Lucinda Riley/Corina Bomann, questo è il romanzo giusto con “un finale del tutto inaspettato”. 

Ne approfitto per ringraziare l’autrice ancora una volta per le emozioni che mi ha fatto provare.




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  1. Meraviglio, per me , un piccolo capolavoro. Anch'io amo poco i libri che parlano di guerre , ma vi assicuro che vi incollerà fino all'ultima pagina. Voto per me da 1 a 10 , 10.

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