Oggi il nostro cinefilo impertinente ci parla di THE ADAM PROJECT, il film diretto da Shawn Levy, con Ryan Reynolds, Mark Ruffalo, Jennifer Garner e Zoe Saldana, disponibile su Netflix.

Genere: Azione, Fantascienza
Regia: Shawn Levy
Sceneggiatura: Jonathan Tropper, T. S. Nowlin, Jennifer Flackett, Mark Levin, Gabriele Pani
Distribuzione in italiano: Netflix
Fotografia: Tobias A. Schliessler
Montaggio: Jonathan Corn, Dean Zimmerman
Effetti speciali: Cameron Waldbauer, Carlos Miras Sepulveda, Alessandro Ongaro
Musiche: Rob Simonsen
Scenografia: Claude Paré
Costumi: Jenny Eagan
Anno: 2022
Paese: USA


Trama: 
nel 2050 il pilota Adam Reed ruba un Jet del Tempo per tornare nel 2018, ma sbaglia rotta e si schianta del 2022, dove incontra un se stesso dodicenne che sta cercando di superare la recente morte del padre.







Recentemente ho riscontrato un innaturale bisogno di leggerezza. Che è più o meno quello che la mia bilancia ripete da anni al suo psichiatra, immagino. Il punto è che quando guardo un film, specialmente se lo faccio comodamente seduto sul divano di casa mia, voglio un prodotto che non mi obblighi a ore interminabili di riflessioni introspettive o inopportuni parallelismi con la mia vita. Quindi cerco prodotti dove più cose possibili esplodono. Non mi interessa se la trama sia solida o verosimile, mi basta solo che i cattivi si facciano sforacchiare da dei proiettili, possibilmente sparati da qualcuno che, nel frattempo, sta facendo pessime battute che in altri contesti non sarebbero per nulla divertenti.
Ecco perché credo di aver sviluppato un’insolita attrazione verso Ryan Reynolds. Lui è tutto questo, ma compresso nel corpo muscoloso e attraente di un quarantenne.


Adam Reed è un esperto pilota di jet temporali, una specie di aerei spaziali che possono fare salti nel tempo. Purtroppo sbaglia rotta e, invece di finire nel 2018, si schianta nel 2022 procurandosi anche delle ferite poco simpatiche. Lì incontra il se stesso dodicenne: un ragazzino asmatico e minuto, con un padre morto da poco, la lingua troppo lunga e vittima dei bulli. Insieme cercheranno di riparare il jet e intraprenderanno una missione praticamente suicida per salvare il futuro.


Il film è ovviamente il classico prodotto Made by Maximum Effort (la casa di produzione del buon Ryan), quindi ci troveremo dentro un sacco di azione, effetti speciali ad alto budget e umorismo sagace. Il ritmo adrenalinico non lascia spazio alla noia focalizzando l’attenzione sulla coppia formata dalle due versioni del protagonista, così differenti quanto complementari, che rende la pellicola divertente oltre che interessante. Mettiamola così: non avrete molto tempo per stare su Instagram mentre lo guarderete e, considerando l’andazzo un po’ triste preso dagli originali Netflix, questo è già un punto a suo favore.


Il cast non è esattamente dei più ricercati, anche se sfoggia nomi di rilievo. Oltre al protagonista ci troveremo il buon Mark Ruffalo, che dopo aver svestito i panni dell’omone verde tutto muscoli tiene addosso il camice per interpretare lo scienziato geniale e Zoe Saldana, ormai destinata a calciare e sparare ai cattivi per sempre. Non credo la vedremo mai più fare altro, anche se qui mette su un dolce visino angelico e amorevole. Ci sarebbe anche Jennifer Garner, ma è una figura marginale che credo serva solo per contestualizzare la natura ribelle del figlio.


Se dovessi trovare dei difetti al film… beh, non sarebbe così complicato. La trama non è certo un susseguirsi di colpi di scena, tutto il film si regge sulle spalle di Ryan che fa sia la componente comica che quella drammatica, mentre prende a pugni i soldati dal futuro. La profondità dei personaggi è quasi del tutto assente: i cattivi sono cattivi e i buoni sono buoni. Fine.
Nell’insieme non ci sono certamente le premesse per considerarlo un capolavoro. È un film d’azione come se ne vedono tanti, con interpretazioni decenti e una trama lineare ma interessante. Senza spiegoni scientifici di cui non ci interessa nulla, ma tanta azione, ironia e spade laser. E si, avete letto bene, ho davvero scritto spade laser.


Questo film è l’equivalente di un rum da discount: il sapore è un po’ meh, la componente aromatica l’hanno dimenticata nella botte, ma si presenta agile con i suoi 30 gradi e se ci metti insieme una lattina di coca la giornata migliora.
Quindi, io mi sento di consigliarvelo.


Voto: 3
L’amichevole GM di quartiere.
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