Oggi il nostro cinefilo impertinente ci parla di CANI SCIOLTI, film diretto da Baltasar Kormákur, con Denzel Washington e Mark Wahlberg. Adattamento cinematografico della miniserie a fumetti 2 Guns, pubblicata nel 2007 dai Boom!Studios, ideata e scritta da Steven Grant.
Disponibile su Netflix.
Genere: Azione, Thriller
Regia: Baltasar Kormákur
Soggetto: Steven Grant (fumetto)
Sceneggiatura: Blake Masters
Fotografia: Oliver Wood
Montaggio: Michael Tronick
Effetti speciali: John Fontana, Brad Manis, Stan Parks, Ray L. Wilkerson
Musiche: Clinton Shorter
Scenografia: Beth Mickle
Costumi: Laura Jean Shannon
Trucco: Susan Spaid
Attori: Denzel Washington, Mark Wahlberg, James Marsden, Paula Patton, Bill Paxton, Edward James Olmos, Evie Thompson, Fred Ward, Robert John Burke, Alexandra DeBerry
Anno: 2013
Paese: USA
Sinossi: Bobby e Marcus sono due infiltrati che, dopo un colpo andato male, si trovano in fuga, ignari dell'identità dell'altro e senza il sostegno dei propri superiori.
Due apparenti criminali, Robert Trench e Michael Stigman, vengono fermati al confine degli Stati Uniti dopo aver incontrato un signore della droga. Trench è un agente della DEA sotto copertura e, durante l’interrogatorio, riferisce al suo superiore di non essere riuscito ad acquistare la cocaina. Contro gli ordini del superiore, Trench decide di aiutare Stigman a rubare 3 milioni di dollari dalla banca del trafficante in modo da poter incastrarlo per riciclaggio di denaro. Nel frattempo Stigman, in realtà un sottufficiale dell'intelligence della marina sotto copertura, incontra il suo superiore che ordina di uccidere Trench cosicché la Marina possa usare i soldi rubati per coprire le loro operazioni segrete.
La trama del film è davvero ben fatta. Curiosamente si tratta di un ottimo mix di azione, comicità e intrigo. Fin dalle prime battute si capisce subito che le cose non sono come sembrano, ma i colpi di scena continuano a susseguirsi fino agli ultimi minuti, rendendo la visione interessante e proprio mai noiosa. Probabilmente un punto debole della pellicola è proprio la comicità, che sebbene sia abbastanza ben dosata e in effetti divertente, a volte ho avuto la sensazione che certe scenette comiche siano state incastrate a forza in momenti in cui, forse, sarebbe stato meglio non ci fossero. Il risultato, infatti, è che a volte la narrazione risulta un po’ interrotta.
Gli attori che interpretano i protagonisti sono volti noti e di prima classe. Entrambi perfettamente calati nella loro parte, ci regalano una performance davvero incredibile. Cosi su due piedi non saprei davvero chi ritenere il migliore. Fra i personaggi secondari, però, spuntano interpretazioni degne dei sassi. Ci ritroviamo infatti un James Marsden, con una faccia monotono, che ad ogni inquadratura prova a metterci del suo, per poi rovinare sistematicamente in quell’espressione a metà fra il contrito e lo spocchioso, come uno che se la sta facendo nei pantaloni, e si allontana tutto impettito e rigido come se gli avessero infilato una scopa nel sedere. E non parliamo di Bill Paxton, un uomo a cui probabilmente hanno detto «te adesso fai la faccia da antipatico, e poi non la cambi più… per sempre». Per fortuna che ci troviamo anche persone come Edward James Olmos che alzano di parecchio l’asticella dei personaggi secondari. La vecchia scuola rimane sempre la migliore a quanto pare.
La regia è affidata al buon Baltasar, che riesce a portare sul grande schermo un ottimo lavoro, con scene d’azione girate in modo molto pulito e con il giusto supporto di effetti speciali.
Per tirare le somme: una bella trama, buoni attori e un’ottima regia, rendono CANI SCIOLTI un buon prodotto sul catalogo di Netflix.
Considerazione spiccia: l’ho già visto un paio di volte e in diverse occasioni. Ritengo che sia il tipico film che non brilla di abbagliante perfezione, ma fa passare una buona serata in compagnia o da soli. Consigliato per farsi due risate in scioltezza.
Voto: 3
L’amichevole GM di quartiere.
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