Il nostro cinefilo impertinente ci parla di THE BLUES BROTHER, film commedia musicale del 1980 diretto da John Landis e interpretato da John Belushi e Dan Aykroyd. Disponibile su Netflix.
Genere: Musicale, Commedia. Azione
Regia: John Landis
Soggetto: John Landis, Dan Aykroyd
Sceneggiatura: John Landis, Dan Aykroyd
Fotografia: Stephen M. Katz
Montaggio: George Folsey Jr.
Effetti speciali: Albert Whitlock, Art Brewer, Roger Hansen
Musiche: Ira Newborn (sup.), Elmer Bernstein, AA. VV.
Costumi: Deborah Nadoolman
Attori: John Belushi, Dan Aykroyd, James Brown, Cab Calloway, Ray Charles, Aretha Franklin, Matt Murphy, Steve Cropper, Donald Dunn, Murphy Dunne, Willie Hall, Tom Malone, Lou Marini, Alan Rubin, Carrie Fisher, Henry Gibson, Eugene J. Anthony, John Candy, Kathleen Freeman, Steve Lawrence, Twiggy, Jeff Morris, Charles Napier, John Lee Hooker, Frank Oz, John Landis, Steven Spielberg, Joe Walsh, Paul Reubens, Carolyn Franklin, Armand Cerami, Steven Williams.
Anno: 1980
Paese: USA
Sinossi: Uscito di galera dopo tre anni, Jake Blues trova ad attenderlo il fratello Elwood con la notizia che l'orfanotrofio in cui sono cresciuti sta per chiudere. Un'illuminazione divina gli suggerisce come rimediare: rimettere insieme la vecchia band per un concerto e destinare i fondi a pagare i debiti della struttura.
In una Chicago dei primi anni Ottanta, Jake Blues esce di prigione, ma ad attenderlo fuori dal cancello del carcere c’è suo fratello Elwood con una pessima notizia: l’orfanotrofio in cui sono cresciuti sta per chiudere. Per prima cosa i due vanno a trovare Suor Mary “Pinguina”, la madre superiore. Suor Mary chiede aiuto poiché ha ricevuto una lettera dell’Ufficio delle Tasse, che le chiede 5.000 dollari di arretrati o le pignoreranno l’edificio in cui ha accudito per decenni i bambini. Alla ricerca di un modo per salvare la baracca, i due fratelli finiranno all’interno di una chiesa, dove Jake riceverà l’illuminazione: per racimolare i soldi necessari dovranno rimettere insieme la loro vecchia band.
«Siamo in missione per conto di Dio.»[cit. Elwood Blues]
Parliamo della trama?
Ma si, facciamolo!
Prima di tutto però c’è una doverosa premessa da fare: Jake ed Elwood Blues sono due personaggi inventati da John Belushi e Dan Aykroyd in occasione delle loro serate al Saturday Night Live, uno spettacolo comico di intrattenimento. Concettualmente si potrebbe avvicinare il film a quegli errori, che sono le pellicole prodotte dai comici che, stanchi di farsi prendere in giro sul piccolo schermo, decidono di prodursi un film e dare così la mazzata definitiva alla loro dignità. Cosa lo rende però diverso dalla massa? Che questo è fatto bene. La trama, per quanto banale possa sembrare, va a toccare tutta una serie di punti abbastanza sentiti nel panorama politico e culturale degli stati uniti degli anni ’80 e le scene, sebbene ruotino attorno ai siparietti comici dei protagonisti, sono davvero ben pensate. Di fatto si potrebbe togliere ogni battuta dal film, e il risultato sarebbe comunque un prodotto molto valido.
Per parlare degli attori protagonisti bisogna andare a disturbare tutti i più grandi cantanti e musicisti jazz, gospel, soul e blues dell’epoca. Se vi piace quel genere musicale, guardando questo film vi assicuro che vi metterete a piangere da tanti giganti sono riusciti ad ingaggiare. La pellicola infatti richiama la tipologia del musical, ed un tripudio alla musica in ogni sua scena. Proprio per questo, onestamente, non saprei come valutare le performance dei singoli, perché nonostante siano tutti attori mediocri, restano cantanti e musicisti fantastici, ingaggiati appunto per suonare e cantare. Mettiamola così: ho sicuramente visto interpretazioni migliori, ma non ho mai ascoltato una musica più bella (si, sono un fan del genere, che vi devo dire?).
Ma qui di solito parlo di regia e colonna sonora giusto? Allora sedetevi comodi. La regia è affidata a John Landis, chi non ha mai visto un suo film mente perché lui praticamente è ovunque. È stato un attore, comico, produttore e regista, e la mia affermazione di prima è vera semplicemente perché è il regista di “una poltrona per due”. Ha principalmente diretto film comici, con qualche punta di horror, ma è stra bravo nel suo genere. Un professionista con tempi comici perfetti, che riesce a gestire le inquadrature e le scene proprio per enfatizzarle. A voler essere onesti credo che una buona parte del successo del film sia dovuto proprio al suo lavoro. E poi c’è la colonna sonora. Cioè, non voglio nemmeno mettermi ad elencare la genialità di tutto il cast, ma qui c’è davvero gente del calibro di Cab Calloway (che ha suonato nel Cotton Club, si, proprio quello!), Ray Charles, James Brown e Aretha Franklin a dar vita alla colonna sonora. Quindi non c’è davvero nulla che io possa dire, che voi non capireste meglio semplicemente guardando il film. O ascoltandolo in questo caso.
Per tirare le somme: THE BLUES BROTHER è fantastico ed è su Netflix. Punto.
Considerazione spiccia: tutto il film è nato grazie alla passione di John Belushi e Dan Aykroyd per la musica. Entrambi scoperti da John Landis e lanciati nel mondo della comicità. Il loro impegno per lo sviluppo e la pubblicizzazione della musica blues è stato encomiabile, e questo film è sicuramente la loro magnum opus. Non c’è altro da aggiungere se non questo: probabilmente non esisterà mai più un film così, in parte perché l’impegno e il genio di John Belushi sono morti con lui, e in parte perché tratta un genere musicale che, da sempre, è rilegato a localetti fumosi e piccoli palchi di legno. Quindi tanto vale goderselo fino a che ci sarà possibile.
Voto: 5
L’amichevole GM di quartiere.
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