Oggi il nostro cinefilo impertinente ci parla di HOSPITAL PLAYLIST, la serie televisiva sudcoreana scritta da Lee Woo-jung e diretta da Shin Won-ho, con Jo Jung-suk, Yoo Yeon-seok, Jung Kyung-ho, Kim Dae-myung e Jeon Mi-do, disponibile su Netflix.


Genere: 
Medical, Drama, Romance, Commedia
Ideatore: Lee Myung-han
Scritto da: Lee Woo-jung
Regia: Shin Won-ho
Attori: Jo Jung-suk, Yoo Yeon-seok, Jung Kyung-ho, Kim Dae-myung, Jeon Mi-do
Numero stagioni: 1
Numero episodi: 12
Durata episodi: 72–113 minutes
Produzione: Egg is Coming, CJ ENM
Distribuito da: tvN, Netflix
Anno: 2020
Paese: South Korea




Sinossi: quattro ragazzi e una ragazza, tutti medici in differenti specializzazioni, uniti da una profonda amicizia che dura da decenni, si ritrovano a lavorare nello stesso ospedale. Qui riscopriranno il piacere del passare il tempo assieme.





Un dramma che racconta le storie dei protagonisti attraverso le loro giornate, apparentemente ordinarie ma in realtà speciali, in ospedale, un luogo conosciuto come il microcosmo della vita - dove qualcuno sta nascendo, ma qualcun altro sta arrivando alla fine del viaggio. I cinque medici sono amici di lunga data, che hanno iniziato il loro percorso di laurea nel 1999 nella stessa scuola di medicina, e ora sono colleghi nel medesimo ospedale e che, per distrarsi dallo stress accumulato durante il lavoro, decidono di rimettere su la vecchia band.



HOSPITAL PLAYLIST è sicuramente il miglior medical drama dell’ultimo decennio, ritroviamo lo stile coreano con episodi di quasi novanta minuti, durante i quali le sottotrame si sviluppano in modo omogeneo amalgamandosi alla trama principale. Una cosa che in questo prodotto mi ha stupito davvero tanto sono proprio le interazioni fra i protagonisti e i personaggi secondari. Onestamente, la quantità di contenuti che questi apportano alla storia, è tale per cui riesce davvero difficile definirli secondari. Molte volte, infatti, ci ritroviamo a guardare serie in cui tutta l’attenzione è incentrata sui protagonisti, con scarsissime interazioni con l’esterno. Come se vivessero in una bolla senza praticamente avere contatti con il mondo che li circonda, qui invece il mondo esterno è parte integrante della vita dei personaggi. Non c’è davvero nulla di lasciato al caso e, nel corso degli episodi, veniamo sempre più a conoscenza del legame profondo che lega le persone in questo drama. Insomma, non posso fare a meno di dire che sotto moltissimi punti di vista, noi occidentali avremmo solo da imparare da questi sceneggiatori.



È di nuovo il momento di parlare degli attori, professionisti che io purtroppo conosco appena se non per un paio di ruoli (per i più fortunati), ma è sorprendente come riescano ad essere bravi ed espressivi. In particolare, Yoo Yeon-seok, che in questo drama interpreta un chirurgo pediatrico, e riesce ad esprimere sempre una dolcezza infinita con ogni sua espressione o gesto. Una capacità davvero incredibile. Una delle particolarità della serie è proprio che tutti i personaggi, principali e secondari, hanno una caratterizzazione molto marcata. Quello però che lascia un pochino interdetti, almeno all’inizio, è il fatto che appaiano in un modo, ma interiormente siano completamente l’opposto. Per cui, ad esempio, il personaggio che sembra freddo e un po’ stronzo, è in realtà un tenerone incredibile, cosa resa davvero benissimo proprio grazie all’incredibile versatilità degli interpreti.



La colonna sonora è forse la parte migliore del film e sapete perché? Perché è interamente suonata da questi cinque scappati di casa. Ora, un paio di loro hanno un passato come musicisti, ma altri hanno dovuto imparare a suonare apposta per questo ruolo, ma cavolo se sono tutti bravi! La regia del film è affidata a Shin Won-ho, che ha già lavorato ad altri drama più e meno famosi, ma ogni volta mi sorprende la semplicità con cui riesce ad inserire spezzoni di scene qua e là, senza mai far perdere il filo allo spettatore. Davvero incredibile.



Per tirare le somme: una gran bella storia, attori molto bravi e una regia impeccabile, rendono HOSPITAL PLAYLIST il miglior drama ospedaliero in circolazione. A ma l’ho già detto? E sti cazzi, vuol dire che è vero! Quindi guardatelo!

Considerazione spiccia: mi rendo conto che i sottotitoli sono po’ una rottura, in alternativa si può sempre imparare il coreano, ma credetemi quando vi dico che sto prodotto vale ogni diottria persa leggendo i dialoghi. Giuro!

Voto: 5
L’amichevole GM di quartiere.
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