“E se ti dicessi che so cosa succede quando muori?”
con questa frase d’apertura Ryan Reynolds torna ad interpretare un eroe senza identità, che si prefigge l’obiettivo di eliminare dal mondo alcune delle persone più malvagie, in questo film esplosivo diretto da Michael Bay.
Il nostro cinefilo impertinente oggi ci parla di 6 UNDERGROUND, disponibile su Netflix.

Genere: Azione, Thriller
Regia: Michael Bay
Sceneggiatura: Rhett Reese, Paul Wernick
Produttore: Michael Bay, Ian Bryce, David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger
Fotografia: Bojan Bazelli
Montaggio: Roger Barton, William Goldenberg, Calvin Wimmer
Musiche: Lorne Balfe
Scenografia: Jeffrey Beecroft
Attori: Ryan Reynolds, Mélanie Laurent, Manuel Garcia-Rulfo, Adria Arjona, Corey Hawkins, Ben Hardy, Dave Franco, Lior Raz, Payman Maadi, Elena Rusconi
Anno: 2019
Paese: USA
Distribuzione: Netflix


Sinossi: One si definisce un fantasma, un uomo che ha inscenato la sua morte per liberarsi dalle catene impostegli dalla legge, e che come ogni fantasma che si rispetti ha il potere e il dovere di tormentare i vivi, soprattutto quelli malvagi, perché eliminarli dalla faccia della terra è l’unico modo che conosce per rendere il mondo un posto migliore.



Nome in codice “One” è un genio della tecnologia miliardario che, frustrato dall’impossibilità di migliorare il mondo utilizzando mezzi legali, decide di tentare una via alternativa: mette in scena la sua morte in modo da liberarsi da qualunque vincolo, scomparendo dalla società e auto definendosi un fantasma. Inizia così a girare per il mondo per reclutare persone dalle abilità particolari, che come lui si sentono legate dai vincoli della burocrazia e dai limiti imposti dalla legge. Riesce così a formare una squadra sgangherata, composta da persone di ogni estrazione sociale, ma accomunate dalla volontà di rendere il mondo un posto migliore, eliminando le persone peggiori in circolazione. Ovviamente infrangendo nel frattempo un numero scandaloso di leggi.


La regia è affidata a Michael Bay, che come sappiamo ha basato interamente la sua carriera sul fare film ad alto contenuto adrenalinico. Diciamo che un film diretto da lui difficilmente annoia, ma altrettanto improbabilmente avrà una trama profonda e riflessiva, insomma, Michael Bay è il classico regista d’azione. Una cosa però è certa: i suoi effetti speciali sono sempre grandiosi. Ovviamente anche in questo caso il buon regista non si smentisce, facendo iniziare il film con un inseguimento al cardiopalma durante il quale sono abbastanza convinto di aver visto esplodere anche un paio di casse di pomodori. 


Per parlare della trama non servirà molto tempo. La storia è abbastanza curata, ovviamente però l’intreccio non è il suo punto forte. Un lavoro lineare, con qualche spunto interessante e qualche dialogo ben fatto, ma per lo più si tratta di un’accozzaglia di battute, umorismo da caserma, e luoghi comuni. Diciamo che si sarebbe potuto fare sicuramente di meglio, ma in fin dei conti chi guarda un film come questo non lo fa certo per la profondità dei dialoghi, quanto per le acrobazie e le sparatorie in slow motion, quindi va benissimo così.


Pur non essendo un film particolarmente profondo, vanta un cast di tutto rispetto, che ha fatto egregiamente il proprio lavoro. Partiamo ovviamente da Ryan Reynolds: la sua carriera come attore comico gli ha spianato la strada verso il mondo del cinema mandandolo a recitare in pellicole che si possono definire al massimo “imbarazzanti” (vedi Lanterna Verde), con qualche spunto di spessore qui e là, approdare alla Marvel come protagonista di un film di successo però gli ha aperto le porte verso un mondo molto più interessante. Speriamo perciò di vederlo sempre più spesso, primo perché il livello recitativo è alto e secondo perché, insomma, è comunque un figo della madonna! Mélanie Laurent è favolosa e, oltre ad essere maledettamente sexy qualunque cosa faccia, è una bravissima attrice e in questo film lo dimostra ampiamente. Devo ammettere che ad avermi colpito anche questa volta è stato Ben Hardy, più lo vedo e più mi piace!


Per tirare le somme: sicuramente il conto corrente dei produttori era molto più profondo della trama (con un budget di 150 milioni di dollari è infatti il film più costoso mai realizzato da Netflix), per gli effetti speciali sono stati spesi talmente tanti soldi che a volte davvero mi domando cosa gli costerebbe dirottarne una minima parte alla sceneggiatura, ma vabbè, ovviamente l’obiettivo del film era quello di essere un concentrato di adrenalina e c’è riuscito alla grande. Le uniche cose che mi hanno turbato un po’ sono state tutta una serie di errori durante le riprese e il montaggio che hanno portato a delle discrepanze piuttosto fastidiose durante il film, per fare solo un paio di esempi: protagonisti che un attimo prima sono sporchi, poi puliti, poi sporchi di nuovo nel giro di pochi secondi, oppure comparse che appaiono con oggetti in mano che mancano la scena dopo, per poi riapparire magicamente. Il film però è piacevole, ben recitato e con il giusto carico di scene adrenaliniche.

Considerazione spiccia: questo film non sarà mai un capolavoro, ma non credo nemmeno che voglia esserlo, diciamo che è una serie infinita di esplosioni con poco altro se non effetti speciali grandiosi e un cast molto bravo, il classico film da guardare con gli amici per passare una bella serata spensierata. Motivo per cui, tutto sommato, ve lo consiglio.

Voto: 2
L’amichevole GM di quartiere.
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