Un'eroina imperfetta e indimenticabile. 
Un amore che segue regole tutte sue. 
Oggi Alessia ci parla di IL MONDO VISTO DA ANNIKA ROSE di Tracey Garvis Graves, pubblicato in Italia grazie a Sperling & Kupfer!

Genere: Narrativa
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Data di Uscita: Giugno 2019
Prezzo: € 17.90 - Ebook € 9.99

Sinossi: Università dell'Illinois, 1991. Annika non ama socializzare. Teme sempre di dire o fare la cosa sbagliata, non riesce mai a capire i pensieri o i comportamenti dei suoi interlocutori, a interpretarne i gesti o le espressioni del volto: per lei, stare in mezzo agli altri è come trovarsi in un Paese straniero di cui non conosce la lingua. Preferisce la compagnia silenziosa dei libri, che sanno trasportarla in mondi diversi dal suo; o quella confortevole degli animali di cui si prende cura alla clinica veterinaria, dagli occhi così espressivi e rassicuranti. Solo al tavolo degli scacchi può affrontare un estraneo; perché quel gioco, con le sue regole e la sua disciplina, con quella netta divisione tra bianco e nero, rispecchia la sua visione del mondo e non la fa sentire fuori luogo. È proprio a una partita che incontra Jonathan. Lui è stupito dalla bravura di quell'avversaria che riesce a batterlo, è colpito dalla sua bellezza, ma ancor di più conquistato dal suo modo di essere: dove gli altri vedono solo stranezza, lui scopre una creatura fragile ma assolutamente autentica e sincera, l'unica con cui possa essere se stesso. E Jonathan è l'unico ragazzo da cui Annika si sia mai sentita accettata. Il loro amore nasce così, studiando attentamente ogni passo, con pazienza e dedizione, ma anche col coraggio di sfidare pronostici e immaginare insieme il futuro. Finché il destino, con una mossa imprevista, separa bruscamente le loro strade. Chicago, 2001. Annika fa il lavoro dei suoi sogni, la bibliotecaria, e si fa aiutare da una specialista per affrontare quella paura del mondo che adesso sembra avere una diagnosi. Quando rincontra per caso Jonathan, ora un genio della finanza, il tempo tra loro sembra non essere mai passato, anche se c'è una vita in mezzo. I loro sentimenti sono ancora lì, evidenti e tangibili, come pedine lasciate al loro posto in attesa di ricominciare a giocare. È una partita che richiede coraggio, per superare le paure e i non detti di ieri. È una sfida che dovranno affrontare uniti, contro un avversario - il destino - che già una volta li ha battuti. Ma è l'unica chance per riprendersi quella felicità che solo insieme hanno conosciuto davvero.



«Era un disastro. Quelli come noi hanno bisogno di persone... diverse, per bilanciare le cose. Siamo rimasti buoni amici. Poi mi sono vista con un altro uomo, per oltre un anno. Diceva di amarmi, ma non riusciva ad accettarmi per quella che sono, e mi trattava come se non fossi degna della sua attenzione e del suo affetto. A volte avevo paura che, se fossimo rimasti insieme, avrei iniziato a crederci.» 


«Forse ti amava, ma tu non gli permettevi di dimostrarlo.»

Scrolla la testa.
«È grazie a te che so come ci si sente a essere amati e accettati.»

Annika Rose, lo dimostra già il nome, è una protagonista fuori dal comune. Non ama socializzare, preferisce i libri e gli animali alle persone e l'unico gioco che l'appassiona sono gli scacchi.
Ma, lo ammette lei stessa, non si rapporta con le altre persone perché non comprende come si fa.
Già, Annika Rose è diversa, con tutti i significati impliciti che questa parola può avere, e l'autrice è stata veramente brava a mostrarci in che modo attraverso descrizioni di dialoghi, pensieri e azioni quotidiane.

Ma partiamo dall'inizio. 
Il romanzo viene raccontato attraverso due linee temporali: il 1991 e il 2001.
Durante gli anni Novanta incontriamo una Annika che sa di non essere come gli altri, ma cerca di integrarsi come meglio può e, se per lei è difficile comprendere la cattiveria delle persone, per noi, che vediamo il mondo attraverso i suoi occhi, è semplicissimo e ci fa arrabbiare.
La nostra protagonista riesce a confrontarsi con gli altri solo durante le partite di scacchi ed è proprio qui che incontra Jonathan.
Annika subito è diffidente. Ha già avuto esperienze in passato e non sono state tra le migliori, ma questo ragazzo riuscirà a conquistarla attraverso la sua gentilezza e la sua sincerità.

Una delle cose che ho apprezzato di questa autrice è stata che se da un lato ci mostra le difficoltà che affronta ogni giorno Annika, dall'altro ci mostra anche la frustrazione che può nascere in persone come Jonathan, persone che decidono di accettare questa diversità.



«Sei riuscita a darmi qualcosa a cui aggrapparmi, Annika. Mi hai trasformato in questo... questo pazzo malato d’amore, e tutto quello che ricevo in cambio per i miei gesti romantici è uno sguardo assente. Quando qualcuno ci prova con te, soprattutto se lo fa apertamente e riferendosi al tuo attuale ragazzo, sarebbe carino sentirti dire che non sarai mai interessata a quel tipo perché hai già qualcuno. Qualcuno che affermi di amare. Perciò, cerca di darmi una mano. Lanciami un osso una volta ogni tanto.» Non capivo che cosa c’entrasse l’osso, ma alla fine  capii che evidentemente gli altri si aspettavano una mia dichiarazione pubblica su ciò che provavo per Jonathan. Ero furiosa con me stessa, e chiusi gli occhi, che subito si riempirono di lacrime di frustrazione.


Negli anni Duemila invece ritroviamo una Annika più consapevole di sé stessa. Ha un lavoro fisso in biblioteca, abita da sola e si fa aiutare da una terapista, grazie alla quale impara ad accettare e a capire questa sua diversità. Ma abbiamo anche un'altra informazione importante: lei e Jonathan non stanno più insieme.
Ovviamente, un supermercato e il bancone dei surgelati ci metteranno lo zampino, e i due si incontrano di nuovo e sembra non essere passato nemmeno un giorno per i due personaggi.
Ma se Annika è pronta a riprendere da dove si sono interrotti, ora che è pronta, Jonathan è più diffidente e titubante, soprattutto dopo il divorzio.

Consiglio vivamente questo romanzo. Oltre a essere una bella storia d'amore, affronta una tematica di per sé difficile e lo fa con una schiettezza che fa male.
Ho sofferto per quello che ha subito Annika nel corso degli anni e ho sofferto per quello che ha affrontato Jonathan per stare con lei.

L'unica nota un po' stonata è stato il plot twist... già leggendo le date un po', devo essere sincera, me lo aspettavo.
Comunque, rimane un libro assolutamente consigliato.
Buone vacanze a tutte e tante buone letture!


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