Oggi il nostro cinefilo impertinente ci parla di un film che sulla carta potrebbe avere ottime basi per essere "qualcosa da vedere" ma che in realtà... vabbè, lascerò che sia lui a spiegarvelo!
Voi avete già guardato RIM OF THE WORLD su Netflix


Genere: Fantascienza - Avventura
Regia: McG
Sceneggiatura: Zack Stentz
Fotografia: Shane Hurlbut
Montaggio: Vincent Tabaillon
Produttore: McG ed Mary Viola
Casa di produzione: Wonderland Sound and Vision
Musiche: Bear McCreary
Anno: 2019
Attori: Lynn Collins, Annabeth Gish, Michael Beach, Dean S. Jagger, Miya Cech, Tony Cavalero, Jack Gore, Carl McDowell, Benjamin Flores Jr.
Distribuzione: Netflix


Sinossi: Dopo essere rimasti bloccati al campo estivo per colpa di un attacco alieno, quattro ragazzini molto diversi tra loro si ritroveranno coinvolti in una pericolosa missione. Fra le insidie di un mondo in guerra e braccati da un nemico pericoloso riusciranno a compiere il loro incarico e salvare la Terra?




Bene gente, eccoci qui con una nuova e fichissima recensione. Avrei preferito dire altrettanto anche del film, ma in fin dei conti noi recensori dobbiamo lavorare con quello che ci passano i vari servizi di streaming casalingo, per cui...


Cosa spinge un uomo in quasi buona salute e con un’esistenza tutto sommato felice a premere play su un film del genere? Beh, è un’ottima domanda a cui però non so dare una risposta, so solo che a un certo punto della vita mi è arrivata una email da Netflix che mi avvisava di aver aggiunto un nuovo prodotto di mio interesse. Del resto tutte le grandi storie iniziano sempre con un messaggio recapitato da uno sconosciuto, e noi recensori alla fine questo siamo: dei moderni bardi racconta storie, quindi cosa poteva andare storto?

E così sono stato catapultato in questo magnifico mondo post invasione aliena dove uno sparuto gruppetto di bambini sperduti si ritrova a vivere l’avventura della vita condita da mostri divertenti e battute terrificanti - o forse era il contrario - il tutto incorniciato da un’ambientazione e una fotografia al limite della fiaba Disney.
Se queste non sono ottime premesse per rendere un.... no guardate, è veramente una roba ridicola, ma capirete perché continuando a leggere.


Iniziamo a parlare del film: i protagonisti sono questi bellissimi ragazzini tredicenni tutti stereotipi di come gli sceneggiatori vedono le persone, per cui abbiamo il ragazzino nerd che non esce mai di casa, con un Q.I. a quattro cifre, che in camera da letto ha 15 schermi del pc - del resto chi non spenderebbe decine di migliaia di euro per comprare un super computer al pargolo? - che parla mandarino, e che non si sa come non solo conosce tutto quello che c’è da sapere sulla NASA e sullo spazio, ma lo capisce anche! Poi abbiamo il ragazzino di colore che ovviamente rappa di brutto, veste come la caricatura di Will Smith nel Principe di Bel-Air, è ovviamente il figlio di una famiglia di colore ricca della città, quindi abita in una gigantesca villa bianca e fa di tutto per risultare antipatico a chiunque. La ragazzina orientale che non parla mai, è anaffettiva e non ha paura di nulla, del resto se sei una bimba e nasci in Cina, con un rapporto fra femmine e maschi così sbilanciato a favore dei secondi, hai visto probabilmente di peggio che degli alieni mangia gente. E per finire abbiamo il belloccio e un po’ dannato del gruppo, quello che anche in mezzo a un’apocalisse aliena ha sempre la pettinatura perfetta, lo sguardo magnetico e il fisico che io non avevo nemmeno a 20 anni, figuriamoci a 13. Insomma, l’Edward Cullen della situazione.


E attorno a questo fantastico amalgama di stereotipi hanno costruito un film. Questo ci dimostra come con la giusta fantasia - e tanti soldi - tutto sia possibile, anche creare una schifezza partendo da una pessima base.
A questo punto dovrei parlare di quanto siano stati bravi gli attori, ma quando tutto attorno il castello crolla non importa quanto combattano ardentemente i difensori la situazione sta comunque andando in vacca. Però oh, gli attori sono bravi. 
In soldoni: credevo si trattasse di un film per bambini fino a che gli alieni non hanno iniziato a mangiare la gente, poi ho creduto si trattasse di un film horror ma l’hanno talmente riempito di scene “comiche” -volutamente messo tra virgolette - che a un certo punto credevo si trattasse di una commedia, poi hanno iniziato a sparare, a far esplodere le cose, a mettere pressione psicologica, insomma, a una certa non sapevo più nemmeno io cosa stessi guardando.


Quindi se siete arrivati fino a qua con la recensione fatemi un favore: guardatevi sto film e aiutatemi a capire cosa diavolo è, perché tutto quello che ho visto io da parte degli sceneggiatori sono state poche idee ma confuse.

Voto: 2
Il vostro amichevole GM di quartiere.
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