Buongiorno e buon sabato amici lettori!
Paola oggi ci parla di LA TRECCIA, romanzo edito dalla Nord ed esordio della regista francese Laetitia Colombani.
"Tre storie di speranze, di voglia di vivere, di donne coraggiose che prendono in mano la propria vita diventando registe del loro futuro..."
Genere: Narrativa
Casa editrice: Casa Editrice Nord
Data di Uscita: 3 Maggio 2018
Prezzo: € 16.90 - Ebook € 9.99
Sinossi: A un primo sguardo, niente unisce Smita, Giulia e Sarah. Smita vive in un villaggio indiano, incatenata alla sua condizione d'intoccabile. Giulia abita a Palermo e lavora per il padre, proprietario di uno storico laboratorio in cui si realizzano parrucche con capelli veri. Sarah è un avvocato di Montréal che ha sacrificato affetti e sogni sull’altare della carriera.Eppure queste tre donne condividono lo stesso coraggio. Per Smita, coraggio significa lasciare tutto e fuggire con la figlia, alla ricerca di un futuro migliore. Per Giulia, coraggio significa rendersi conto che l'azienda di famiglia è sull'orlo del fallimento e tentare l’impossibile per salvarla. Per Sarah, coraggio significa guardare negli occhi il medico e non crollare quando sente la parola «cancro». Tutte e tre dovranno spezzare le catene delle tradizioni e dei pregiudizi; percorrere nuove strade là dove sembra non ce ne sia nessuna; capire per cosa valga davvero la pena lottare. Smita, Giulia e Sarah non s'incontreranno mai, però i loro destini, come ciocche di capelli, s'intrecceranno e ognuna trarrà forza dall'altra. Un legame tanto sottile quanto tenace, un filo di orgoglio, fiducia e speranza che cambierà per sempre la loro esistenza.
Tre donne.
Tre continenti.
Tre destini intrecciati.
Tre storie apparentemente slegate tra loro, inizialmente la sensazione è quella di tre racconti che percorrano binari autonomi e indipendenti, ad un certo punto però tutto sembra chiaro e ti rendi conto che non poteva che essere così, ed è in quel momento le storie s'intrecciano le une nelle altre e come un domino la decisione di ciascuna delle nostre protagoniste influirà nella storia dell'altra.
Smita, Giulia, Sarah.
India, Sicilia, Montreaĺ.
Tre donne diverse.
Tre paesi diversi.
Tre storie diverse.
Uno stesso destino.
Smita è una "dalit", un intoccabile, vive in un villaggio indiano con suo marito e Lalita la sua bambina. Sogna per lei un futuro diverso dal suo, ed è proprio per lei che decide di rompere le catene che le tengono legate alla sua condizione, ai pregiudizi e alla tradizione. Decide di lasciare tutto e di cercare un futuro migliore altrove, dove la loro storia non è ancora stata scritta.
Giulia è una ragazza palermitana che lavora nell'azienda di famiglia, all'improvviso si ritrova a dover prendere la decisione più difficile che le sia mai capitata. Dopo un incidente del padre, scopre che l'azienda di famiglia, che è sempre stata un capo saldo da generazioni, è sull'orlo del fallimento. A questo punto sarà Giulia a prenderne le redini, sfidando i pregiudizi della sua famiglia e della società. Scoprirà in lei una forza sconosciuta, combatterà con ardore per raggiungere il suo obiettivo, in questa sfida non sarà sola e ancora una volta sfiderà gli sguardi e i giudizi.
Sarah, un avvocato di successo, due matrimoni falliti e 3 figli, una collezione di weekend sacrificati per il lavoro, ferie non godute e una vita organizzata fin nei dettagli per non lasciare niente al caso. Purtroppo non sempre tutto può essere programmato e Sarah lo scoprirà a sue spese quando le viene diagnosticato un cancro, a quel punto il muro di certezze inizia a vacillare, sino a crollare nel momento in cui si trova a dover combattere con la solitudine e l'emarginazione che la malattia spesso porta. Ma è proprio quando sembra toccare il fondo che trova la forza di reagire e di affrontare il suo futuro con coraggio.
Storie di speranze, di voglia di vivere, di donne coraggiose che prendono in mano la propria vita diventando registe del loro futuro, sfidando i pregiudizi della società che le circonda. Sono donne che si ribellano, che scelgono di non accontentarsi e di reagire alle vicissitudini della vita.
Se è vero che i libri hanno il potere di trasportanti in luoghi lontani anni luce da dove ti trovi, questo libro incalza alla perfezione questa caratteristica. Ci troviamo a correre negli sterrati polverosi dell'India più povera e un minuto dopo ad ammirare l'azzurro mare della Sicilia.
La scrittura è scorrevole, non ci sono discorsi diretti, sembrano piuttosto racconti che hanno un forte potere evocativo, sembra di sentire gli odori che travolgono Smita nel suo viaggio. Le paure e le apprensioni che vive come mamma, suscitano nel lettore tenerezza per quella donna, che sfida le regole del suo popolo, per garantire alla sua bambina un futuro diverso, ma allo stesso tempo si prova rabbia e indignazione se ci si sofferma a riflettere da cosa scappano. Con Giulia scopriamo un grande coraggio, che pagina dopo pagina diventa donna, assistiamo ad una coraggiosa presa di posizione nei confronti della famiglia ancorata alle tradizioni. È impossibile non trovare un pochino di Giulia in ognuno di noi, lei che passa le notti a leggere, che cerca nelle poesie di Cesare Pavese la risposta ai suoi dubbi, lei che inizia a sentirsi viva tra braccia straniere.
Affiorano sentimenti di passione e rabbia che il lettore avverte man mano che la storia prende forma.
Sarah ci mette davanti alla provvisorietà della vita, con lei scopriamo l'impotenza davanti alla malattia, al nostro fisico che si ribella e la delusione, il disgusto per una società che volta le spalle alla sofferenza, la tristezza per l'emarginazione che un malato subisce.
Ma alla fine le storie prendono una piega diversa, ognuna di loro trova il coraggio di combattere e di reagire alla vita! Ed è a questo punto che i loro destini s'intrecciano.
Questo romanzo ci lascia la speranza che tutto vada al suo posto, in tutte le storie la sensazione finale è quella che si può sperare in un lieto fine, sudato, combattuto con le unghie e con i denti, non senza ferite, ma pur sempre un lieto fine.
Nonostante mi sia affezionata ad ognuna di queste tre donne, ritrovando in ognuna qualcosa di me, devo dire che il finale mi ha lasciato un pochino perplessa. È un romanzo che mette in movimento un caleidoscopio di emozioni complesse generando immagini e stati d'animo importanti ma sul più bello finisce. L'ho ritenuto troppo sbrigativo, lascia il lettore con troppi interrogativi, come se ad una festa danzante la musica venisse interrotta nel momento in cui la pista è piena. Pagina dopo pagina viviamo con le nostre eroine il loro coraggio ma non riusciamo a goderci il loro meritato successo in quanto non viene descritto, ma solo accennato. Mi aspettavo qualcosa di più...magari un epilogo delle tre storie a distanza di anni.
È un libro a cui avrei dato tranquillamente 5 stelle ma il finale sbrigativo e superficiale fa perdere tono a un romanzo altrimenti brillante e con una storia dalle notevoli potenzialità. Insomma un finale non all'altezza delle aspettative. Non escludo però una seconda lettura per darle una nuova possibilità.
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