Buongiorno
Impertinenti,
oggi vi parlo di un
libro che ho amato molto, un esordio straordinario di un’autrice meravigliosa.
Ho avuto il piacere di conoscerla ad una presentazione a Prato e di dirle di persona cosa pensavo del suo romanzo ma una recensione era d’obbligo.
Ho avuto il piacere di conoscerla ad una presentazione a Prato e di dirle di persona cosa pensavo del suo romanzo ma una recensione era d’obbligo.
Genere: Romance Contemporaneo
Casa editrice: Piemme
Data di Uscita: 12 Gennaio 2016
Prezzo: € 18.50 - Ebook € 9.99
Sinossi: Celeste ha ventisette
anni e studia medicina. Peccato che tra lei e la laurea si frappongano ostacoli
di non poco conto. Primo fra tutti il desiderio di innamorarsi. Sogna l’uomo
perfetto e la storia capace di toglierle il fiato, ma è fatalmente vittima di
innamoramenti improvvisi e passeggeri, spesso decisamente fuori luogo.
Un giorno il suo
ideale di uomo sembra prendere le sembianze di Giorgio Ferranti: medico
trentacinquenne, ora gentiluomo d’altri tempi, ora seduttore incallito, ora
completamente indifferente ai sentimenti altrui; certamente affetto da una
curiosa forma di bipolarismo.
La storia d’amore
con Giorgio, la malsana infatuazione per la carismatica voce del docente di
cardiologia, il primario cinquantenne Fabio Zaffiri, e l’amicizia con quattro
compagni di studi, apparentemente “indegni di praticare la professione medica”,
condurranno Celeste nel vivo di una brillante commedia romantica, tra lezioni,
insolite ubriacature, fughe a Parigi, confondenti autopsie e ferree gerarchie
cui sembra inutile anche solo pensare di ribellarsi.
Un’altalena
costante tra cuore e ragione, fino ad arrivare al lieto fine (anche se, come
sempre accade, tutto diverso da quello che si aspettava).
Ottimo esordio per
questa autrice che regala ai suoi lettori un romanzo perfettamente
confezionato, una lettura che arriva al cuore e all’anima in modo chiaro e
scorrevole, unendo sentimenti ed ironia in una commedia romantica dosata alla
perfezione.
Celeste è una
ragazza come molte, studentessa di medicina e un cuore che fa a botte con la
mente quando si tratta d’amore. Chi non si è mai preso una cotta per una
persona improbabile? Qualcuno che mai sarebbe entrato normalmente nel nostro
radar ma che, per qualche strano allineamento astronomico, ci affascina in modo
inspiegabile. Questo in breve è quello che accade alla nostra protagonista ma,
a mettere ancor più confusione nella sua mente già tanto ingarbugliata, arriva
Giorgio, amico e mentore, che sembra essere un maestro nel lanciare segnali “a
volte” contradditori.
Anche se parliamo
di una commedia romantica, dove il lato sentimentale la fa da padrona, sarebbe
riduttivo catalogare così in fretta questo romanzo perché in realtà è qualcosa
di più.
Questo libro mi è
piaciuto molto, davvero. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e con personalità
distinte e molto forti. Partendo da Celeste, per arrivare al “gruppo mercato” –
i compagni di studio e coinquilini di Celeste – la Mengo ci presenta un
ventaglio di uomini e donne delineati e collocati in modo che ognuno abbia il
giusto spazio nella trama svolgendo, anche se a volte in piccolo, un ruolo
fondamentale nella storia. La bellissima e sfacciata Teresa, l’intelligente ed
introverso Paolo, la dolce ed impacciata Giulia, il brillante ed affascinante
Andy. Questo è il gruppo mercato: quattro amici che ci accompagnano durante la
lettura offrendoci, come se fossimo noi Celeste, sostegno e conforto, creando
con il lettore una sorta di complicità implicita perché è inevitabile che un
po’ ci ricordino i nostri veri amici.
Ma tra amore e
risate l’autrice riesce anche a trattare argomenti delicati come la malattia e
la morte perché i nostri ragazzi sono studenti di medicina, quindi dovranno
essere preparati ad affrontare qualsiasi situazione. E qui Sara Mengo è molto
brava a trattare questi argomenti con tatto e delicatezza, facendo arrivare al
lettore il giusto messaggio senza appesantire la narrazione. Perché un medico
non è soltanto colui che ti diagnostica una malattia e poi ti prescrive una
cura per farti guarire fisicamente. Il bravo medico è chi sa come prendere il
paziente, quali parole usare e riconosce il momento di dare conforto e quello
in cui è necessario distaccarsi per non farsi coinvolgere al punto di rischiare
di perdere obiettività.
Un altro momento
molto toccante per me è stato quando Celeste ricorda la morte dei suoi
genitori. Lì veramente il mio cuore ha perso un battito per poi accelerare
all’impazzata e mi sono ritrovata in lacrime, insieme alla nostra protagonista,
a ricordare le persone a me care che non ci sono più e, rivivendo con lei la
mia sofferenza, mi sono sentita meno sola e in qualche modo confortata. È
strano da spiegare e forse non riuscirò a farvi capire fin in fondo tutte le
emozioni che questo romanzo mi ha trasmesso… a meno che non lo leggiate anche
voi.
Il passato torna sempre, torna insolente, torna spavaldo, senza
guardare in faccia niente e nessuno. Il passato ti disarma. Il passato è un
tempo molto più presente del presente stesso. Il passato a quel sapore di
ricordi lontani e sentimenti accantonati, ma basta un indizio, uno qualsiasi,
un odore, un sapore, un suono, un’immagine ed eccolo, determinato e deciso,
entrare a gamba tesa nel presente.
Ho imparato, con il tempo, che l’unico modo per non lasciargli
stravolgere tutto ciò che si è costruito, è invitarlo ad entrare. Combatterlo
non ha alcun senso, sarebbe una battaglia persa in partenza. Il passato ci ha
resi ciò che siamo ora, nel bene e nel male. Dal passato non si fugge, dal
passato bisogna solo imparare. E se, in un giorno di imbattibile malinconia, si
riaffacciasse alla finestra, apritela. Lasciate che entri, lasciate che
rispolveri i ricordi e le ferite lontane; sentirete che non avrà più la stessa
potenza contro di voi e capirete di essere diventati potenzialmente più
impassibili, tendenzialmente più stabili, sicuramente più forti di quanto non
siate mai stati.
State tranquilli
però, dopo questa parentesi un pochino triste ritorno a parlarvi di quanto mi
abbia fatto sognare questa lettura, grazie alle attenzioni di Giorgio ed ai
suoi gesti spiazzanti, ai suoi meravigliosi occhi verdi ed al suo fascino di
uomo sicuro di se. Come però ben sappiamo noi lettrici di romance, spesso tanta
sicurezza è una facciata per nascondere qualcosa, e noi saremo con Celeste
quando scoprirà il vero Giorgio. E saremo con Celeste quando inizierà a
conoscer il professor Zaffiri, con quella voce calda e profonda capace da sola
di far suonare ogni corda del suo essere. Ma quando vorremo invece essere con
Celeste quando incontra Leonardo? Voi forse ora vi starete chiedendo “chi è mo’
sto Leonardo?” (e magari non in romanaccio :D ). Non distraetevi con queste
domande e fidatevi di me, Leonardo sarà una scoperta meravigliosa per tutti!!!
<3
Ma eccoci qui, alla
fine della recensione e, se ancora non lo avete capito, consiglio la lettura di
questo meraviglioso libro a tutti!
Grazie
Sara per questo splendido romanzo e, mi raccomando, aspetto il seguito. ;)
Complimenti Karin per la bella recensione :)
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