Benvenuti a un nuovo appuntamento con la rubrica K- Drama e non solo, le migliori serie tv asiatiche da guardare!
Questa settimana vi consiglio un drama Thriller Psicologico, uno Storico, una Commedia e un Melodramma.


FLOWER OF EVIL
Genere: Thriller Psicologico, Mystery, Melodramma, Poliziesco, Suspense, Romantico
Regista: Kim Cheol Kyu
Sceneggiatore: Yoo Jung Hee
Anno: 2020
Episodi: 16
Durata: 1 ora e 10 minuti circa
Cast: Lee Joon Gi, Moon Chae Won, Jang Hee Jin, Seo Hyun Woo, Nam Ki Ae, Son Jong Hak, Jo Kyung Sook, Jung Seo Yeon, Kim Ji Hoon



Sinossi: Dall'esterno Baek Hee Sung (Lee Joon Gi) sembra il marito ideale. Artigiano instancabile, la sua impresa di lavorazione del metallo ha avuto la sua discreta quota di successo. In grado di offrire una buona vita alla moglie e alla figlia, è un ottimo esempio di come dovrebbe essere un marito. Ma i suoi riconoscimenti non finiscono qui, così come si trova a suo agio nel fare i lavori di casa e nel lavorare nel suo studio, Hee Sung riesce a vestire i panni di marito e padre con la stessa facilità con cui riveste quelli di imprenditore e artigiano. Ma questa facciata perfetta nasconde alcuni oscuri segreti. Segreti che preferirebbe che sua moglie detective, Cha Ji Won (Moon Chae Won) non conoscesse mai. 
Purtroppo i segreti trovano il modo di venire allo scoperto e da energica detective di omicidi quale è, Cha Ji Won lavora per scoprire quanti più segreti è possibile, nella sua incessante ricerca della verità. Con un'insaziabile curiosità e la ferma determinazione a risolvere anche i casi più difficili, Ji Won vive per il suo lavoro. Spinta dall'eccitazione di scoprire misteri e dall'adrenalina che nasce dall'assicurare i criminali alla giustizia, Ji Won è sempre alla ricerca dell'indizio successivo. 
Ma quando Ji Won affronta un caso particolarmente crudele, si avvia lungo un percorso oscuro che potrebbe far crollare le fondamenta stesse della sua vita felice. Determinata ad assicurare alla giustizia questo malvagio psicopatico, si immerge sempre più in profondità in questo caso, solo per scoprire che il criminale che sta inseguendo potrebbe essere stato accanto a lei sin dall'inizio.

Come un gioco del gatto con il topo ricco di suspense, "Flower of Evil" è un thriller poliziesco del 2020 diretto da Kim Cheol Kyu.

FLOWER OF EVIL è un drama che ha fatto molto parlare di sé, già dal rilascio del trailer (che potete trovare qui), da cui si capiva il quantitativo di ansia e suspense che avrebbe caratterizzato la serie. La trama risulta essere accattivante e intrigante, e vi assicuro che i 16 episodi da cui è composto saranno perfettamente in grado di reggere le aspettative.


Non posso parlarvi quasi per niente della trama perché rischierei di fare spoiler involontari, quindi spero che la scheda qui sopra possa essere sufficiente per incuriosirvi. Posso dirvi che la storia non è banale e lo svolgimento non scontato. Ogni puntata è permeata da strati e strati di tensione che lasciano lo spettatore sempre in costante attesa di quella che sarà la prossima rivelazione. Ogni episodio fornirà un tassello di un puzzle che sarà difficile completare, e che ci mostrerà la figura completa solo verso gli ultimi episodi. 

"Come ha potuto uccidere una persona per un motivo del genere?"
"Dicono che sono circa il 3%. Le persone come me.
Non si sa mai. Potrebbe avere accanto qualcuno così."


Gli attori sono tutti eccezionali, partendo dai protagonisti principali fino ai personaggi secondari. Lee Joon Gi, in FLOWER OF EVIL, ci regala un'interpretazione magistrale: un momento lo vediamo vestire i panni del marito e padre dolce e innamorato, un attimo dopo diventa un uomo freddo e calcolatore. Puntata dopo puntata ci destabilizza, ci porta a provare emozioni talmente contrastanti che è difficile decidere se amarlo o temerlo. Chi è veramente Baek Hee Sung? Quale segreto nasconde? Ma, cosa più importante, cosa è davvero in grado di fare? 

Consiglio FLOWER OF EVIL a chi ama i drama investigativi e i thriller psicologici, a chi cerca storie cariche di tensione e ricche di emozioni contrastanti. 

Voto 9



MY COUNTRY: THE NEW AGE
Genere: Storico, Azione, Romantico, Drammatico
Regista: Kim Jin Won
Sceneggiatore: Chae Seung Dae
Anno: 2019
Episodi: 16
Durata: 1 ora e 20 minuti circa
Cast: Yang Se Jong, Woo Do Hwan, Kim Seol Hyun, Jang Hyuk, Kim Yeong Cheol, Ahn Nae Sang, Jo Yi Hyun, Ji Seung Hyun, Jang Young Nam


Sinossi: Ambientato tra la fine del periodo Goryeo e l'inizio del periodo Joseon. Due amici puntano le loro spade l'uno contro l'altro a causa delle differenze di opinione sul proprio paese.
Seo Hwi è un guerriero. Suo padre Seo Geom è un famoso comandante. Seo Hwi non scende a compromessi quando si tratta di ingiustizia. La sua vita si trasforma in un'esistenza infernale, ma ha ancora un sorriso.
Nam Sun Ho è una figura intelligente e di talento. Poiché sua madre è nata nella classe più bassa, Nam Sun Ho è guardato dall'alto in basso da altre persone. Vuole superare l'esame di servizio militare. A causa di uno scandalo di corruzione che coinvolge suo padre, Nam Sun Ho perde il suo sogno. A peggiorare le cose, entra in conflitto con Seo Hwi per un malinteso.

Quanto mi è piaciuto questo drama!!! 😍
MY COUNTRY: THE NEW AGE è una serie storica ambientata tra la fine del periodo Goryeo (regno coreano fondato nel 918) e l'inizio del periodo Joseon (fondato nel 1392). I protagonisti sono alcuni dei personaggi che hanno svolto un ruolo cruciale nel cambio di dinastia in quel periodo, e seguiremo la narrazione attraverso i loro occhi e le loro vite. Essendo uno storico ci troveremo ad affrontare temi politici che a volte rallenteranno la visione, ma che comunque non risulterà mai noiosa. 


Seo Hwi e Nam Sun Ho sono amici d'infanzia, uniti da un profondo legame, anche se provengono da famiglie con differente estrazione sociale, che in quel periodo non era un ostacolo da poco. I due si troveranno a dover combattere numerosi ostacoli: le loro strade si divideranno e si scontreranno in più di un'occasione. Hee Jae è una donna molto intelligente e scaltra, che rivestirà un ruolo importante sia nella storia che nella vita dei due protagonisti. Bang Won, quinto figlio del generale Yi Seong-gye (diventato poi il primo re della dinastia Joseon), è una figura ambigua e controversa, ma che personalmente ho amato molto (merito sicuramente anche di Jang Hyuk, l'attore che lo interpreta). 😋


Della trama non vi dico altro perché sarebbe davvero lungo e complicato da spiegare. Vi posso dire che, essendo una serie storica drammatica, il #maiunagioia aleggia in ogni episodio e sopra tutti i personaggi. Davvero, non si vede una gioia neanche con il binocolo. Però la storia è davvero bella e avvincente e i personaggi caratterizzati benissimo. Ho sofferto molto insieme a loro e, al termine della serie, ero un po' delusa che non ci fosse un altro episodio. Non perché il finale non fosse soddisfacente, sia chiaro, ma perché non volevo che il drama terminasse. 

Gli attori sono STRATOSFERICI. Yang Se Jong, che interpreta Seo Hwi, il miglior spadaccino della nazione, ci farà emozionare vestendo i panni di questo forte ma dolce guerriero che cerca di combattere per il bene del suo paese. Woo Do-hwan, che interpreta Nam Sun Ho, mi ha letteralmente straziato il cuore: se il suo amico non vede mai una gioia, lui ha proprio la sfiga che lo perseguita poverino. Il suo personaggio è meraviglioso e lui, bravo e bello come il sole, trasmette talmente tante emozioni da bucare lo schermo. Jang Hyuk, che interpreta il quinto figlio, è strepitoso come sempre, con quella sua voce profonda, il sorriso un po' diabolico e lo sguardo un po' da matto. 


MY COUNTRY: THE NEW AGE è assolutamente da vedere, se amate le serie storiche curate nei minimi particolari. Attori, regia, fotografia (oh, è meravigliosa!), colonna sonora (mette i brividi), è tutto bellissimo. La storia ti prende dall'inizio alla fine. È veramente un prodotto che merita. 

Voto 8-

P.S.- il voto può sembrare basso rispetto alla recensione perché, a mio parere, quello che ha rallentato la visione è stata la parte romantica, che a volte mi è sembrata inutile e forzata. Alcune scene mi sembravano messe lì per arrivare al minutaggio richiesto per terminare l'episodio. 



PRISON PLAYBOOK
Genere: Commedia, Amicizia, Drama Coreano
Regista: Shin Won Ho
Sceneggiatore: Jung Bo Hoon, Lee Woo Jung
Anno: 2017
Episodi: 16
Durata: 1 ora e 30 minuti circa
Attori: Park Hae Soo, Jung Kyung Ho, Choi Moo Sung, Jung Hae In, Lee Kyu Hyung, Sung Dong Il, Krystal, Jung Woong In, Park Ho San, Jung Min Sung, Kang Ki Doong
Netflix: https://www.netflix.com/search?q=prison%20pl&jbv=80214406


Sinossi:
 Kim Je Hyuk è un famoso giocatore di baseball che, nel tentativo di difendere la sorella da uno stupro, si ritrova ingiustamente accusato di eccesso di difesa. Sotto lo stupore di tutti, la corte lo condanna a scontare 1 anno di prigione. 
Qui incontra l’amico d’infanzia, nonché ex-compagno di squadra, la guardia carceraria Lee Joon Ho. 
La serie segue le vicende di Je Hyuk, dei suoi compagni di cella e delle guardie carcerarie.

Questa serie è un piccolo gioiellino! 💗
Kim Je Hyuk, il nostro protagonista, viene accusato di eccesso di violenza per aver difeso la sorella da un'aggressione, e condannato a un anno di detenzione. È il miglior lanciatore di baseball della Corea, un personaggio conosciuto e amato in tutta la nazione. Si troverà però a dover far fronte a situazioni per lui sconosciute e a dover convivere con estranei in una piccola cella. 


Quello che ho adorato di più di PRISON PLAYBOOK è senza dubbio il protagonista, un uomo non del tutto brillante e che ci regala delle scene veramente esilaranti. Tutta la serie ruota intorno alla sua esperienza in prigione e ai suoi compagni di cella, che vi avviso sono dei soggetti a volte veramente strani. La trama è ben pensata e sviluppata in modo attento, spesso con flasback che aiutano lo spettatore a capire meglio cosa è successo anche nel passato dei protagonisti. Il tema trattato non è semplice, e sono molte le emozioni che gli attori riescono a trasmettere in ogni puntata: rabbia, confusione, impotenza, frustrazione, dolore, perdita. Anche se l'argomento principale non è dei più allegri, gli sceneggiatori hanno fatto un lavoro ottimo nel miscelare scene più drammatiche a momenti davvero  divertenti. Questo riesce ad alleggerire di molto la visione, senza però rendere il drama ridicolo. Il merito va anche agli attori, bravissimi dal primo all'ultimo, che vestono i panni dei loro personaggi in modo magnifico. 


La rosa degli attori è veramente ricca e formata da nomi già conosciuti, per chi segue drama: Park Hae Soo (Six Flying Dragons), Jung Kyung Ho (Hospital Playlist), Jung Hae In (non credo ci sia bisogno di fare un elenco qui 😁), Choi Moo Sung (Mr. Sunshine, Reply 1988), Lee Kyu Hyung (Doctor John, Life) e tantissimi altri. 
Sicuramente il mio personaggio preferito è "il pazzo" (Looney). Lee Kyu Hyung ci delizia con questo personaggio che è davvero una macchietta. A ogni puntata aspettavo di vedere quali guai combinasse o quali assurdità dicesse. L'ho adorato, mi ha fatto morire dalle risate.  L'accoppiata poi con Jung Hae In è stata la ciliegina sulla torta. Purtroppo però è stato l'unico personaggio la cui conclusione mi ha lasciata un po' perplessa. 
La colonna sonora è molto bella, e alcuni canzoni le ho inserite nella mia playlist. 


Ho riso, mi sono emozionata e anche commossa con questo drama. L'ho amato tanto da rivederlo insieme al nostro cinefilo impertinente. A lui è piaciuto talmente tanto che lo ha recensito con il massimo dei voti. Questo mi ha confermato quanto fosse fatto bene perché, se piace a due persone così critiche come noi, vuol dire che merita davvero.

Consiglio PRISON PLAYBOOK a chi apprezza le serie che riescono a mixare parti drammatiche a quelle divertenti, a chi ama le storie che sanno catturarti. 

Voto 9+

Vi lascio in link alla recensione che il nostro cinefilo impertinente ha fatto di questa serie, dove troverete altre informazioni e curiosità in merito. 




THE SMILE HAS LEFT YOUR EYES
Genere: Idol Drama, Melodramma, Thriller, Mystery
Regista: Yoo Je Won
Sceneggiatore: Song Hye Jin
Anno: 2018
Episodi: 16
Durata: 1 ora circa
Cast: Seo In Guk, Jung So Min, Park Sung Woong, Seo Eun Soo, Go Min Shi, Jang Young Nam, Yoo Jae Myung
Viki: https://www.viki.com/tv/36185c-the-smile-has-left-your-eyes?locale=it


Sinossi: Un fratello maggiore farà di tutto per proteggere sua sorella minore. Yoo Jin Kook (Park Sung Woong) è un veterano detective della omicidi che si sta stancando del suo lavoro. L'unica luce nella sua vita è sua sorella minore, Yoo Jin Kang (Jung So Min). La adora ed è protettiva nei suoi confronti come una figura paterna da quando hanno perso i genitori. Quando Jin Kook inizia a indagare sul suicidio di una studentesse universitaria, non può fare a meno di sentire che il fidanzato, Kim Moo Young (Seo In Guk), potrebbe essere stato responsabile della sua morte. Moo Young sembra un bravo ragazzo che lavora in un microbirrificio coreano, ma sembra che ci sia un lato oscuro in lui. Quando Moo Young incontra Jin Kang, e i due iniziano a sviluppare una relazione, Jin Kook è determinato a fermarla. Ma Jin Kook può proteggere Jin Kang quando ne ha più bisogno? 

"The Smile Has Left Your Eyes" è una serie drammatica sudcoreana del 2018 diretta da Yoo Je Won. È un remake di una serie drammatica giapponese del 2002 con lo stesso titolo.

Vi chiedo scusa fin da subito perché questa sarà una recensione un po' diversa.
THE SMILE HAS LEFT YOUR EYES è la mia ultima visione e non ho la più pallida idea di come parlarvene, perché questo drama mi ha trasmesso emozioni strane e non sempre positive. Ma vediamo se riesco a mettere insieme qualche pensiero che abbia senso.


È un melodramma, non solo una serie drammatica, quindi i personaggi prenderanno alcune decisioni che sono un po'... come posso dire, fuori dagli schemi? Ma ci sta, fa parte del genere, quindi non è un problema di per sé. Gli attori sono molto bravi e riescono a trasmettere una serie di emozioni che arrivano dritte allo spettatore, e questa è una cosa molto positiva. Di regia, fotografie e altri tecnicismi non mi voglio neanche immischiare, perché non servono ai fini della mia valutazione. Ci sono però alcune cose che non mi hanno convinta: partendo da alcune scelte nella trama, che a mio parere sono discutibili, per arrivare a punti della storia che, nel corso degli episodi, sono stati completamente dimenticati, con tutto che all'inizio erano il perno su cui girava la serie. MA, ed è un ma grandissimo, la cosa che più mi ha dato fastidio è quella sensazione di malessere che ho avuto per quasi tutta la visione, qualcosa che non avevo davvero mai provato prima, e che mi ha portato a concludere la serie quasi con sofferenza fisica. Ma non è come quando si vede una serie o un film drammatico o che non ha un lieto fine. Di quelli ne ho visti molti, tra cui ci sono titoli che ho amato davvero tanto. È una sensazione diversa, che purtroppo non riesco neanche a spiegare bene, e mi scuso per questo.


Non è stato però tutto negativo, sia chiaro. Ci sono state scene ed episodi che mi sono piaciuti, dove mi sono anche emozionata in modo piacevole. Ma sono durati poco. THE SMILE HAS LEFT YOUR EYES è un titolo perfetto, perché anche il mio sorriso era sparito dai miei occhi alla fine. 😂
La nota positiva è che ho conosciuto Seo In-guk: è veramente magnifico questo attore. Primo drama in cui lo vedo recitare però mi ha davvero catturata, mi ha emozionata tantissimo. Veramente, veramente bravo!

Quindi, per concludere, lo consiglio questo drama? Non lo so proprio! Ecco perché sono partita con delle scuse. Non lo so perché io non l'ho amato e, se avessi saputo come mi sarei sentita, probabilmente non lo avrei guardato. Ma, parlando con alcune amiche dramose, c'è chi ha avuto la mia stessa sensazione e chi invece lo ha amato alla follia. Quindi non vi resta che decidere, consapevoli che è sicuramente una visione non facile, che potreste amare tanto o davvero odiare.

Voto Non Pervenuto

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