Oggi il nostro cinefilo impertinente ci parla di LEI, il film diretto da Spike Jonze, con protagonista Joaquin Phoenix, disponibile su Netflix.

Genere: Drammatico, Fantascienza, Sentimentale
Regia: Spike Jonze
Soggetto: Spike Jonze
Sceneggiatura: Spike Jonze
Produttore: Spike Jonze, Megan Ellison, Vincent Landay
Casa di produzione: Annapurna Pictures
Fotografia: Hoyte van Hoytema
Montaggio: Jeff Buchanan, Eric Zumbrunnen
Musiche: Arcade Fire
Scenografia: K.K. Barrett
Attori: Joaquin Phoenix, Amy Adams, Rooney Mara, Olivia Wilde, Chris Pratt, Portia Doubleday, Luka Jones, Matt Letscher, Laura Kai Chen, Gracie Prewitt 
Paese di produzione: USA
Anno: 2013
Distribuzione in italiano: BiM Distribuzione




Sinossi: in un futuro prossimo, non troppo lontano, i computer hanno un ruolo di primissimo piano nella vita delle persone. Tuttavia, l'uscita sul mercato di un nuovo sistema operativo provvisto di intelligenza artificiale, e in grado perfino di apprendere ed elaborare emozioni, rivoluziona inaspettatamente il rapporto con la tecnologia.




Los Angeles, in un futuro non troppo lontano. Theodore, un ragazzo solitario dal cuore spezzato che si guadagna da vivere scrivendo lettere "personali" per gli altri, acquista un sistema informatico di nuova generazione progettato per soddisfare tutte le esigenze dell'utente. Il nome della voce del sistema operativo è Samantha, che si dimostra sensibile, profonda e divertente. Il rapporto di Theodore e Samantha crescerà e l'amicizia si trasformerà in amore.


Non so bene come definire la trama di questo film, sicuramente c'è da dire che è qualcosa che non si vede molto spesso. La storia infatti guarda da un punto di vista alternativo l'introduzione della tecnologia l'interno della vita delle persone. Normalmente siamo stati abituati a vedere pericolosi robot che danno la caccia agli uomini, intelligenze artificiali avanzatissime che finiscono per minacciare l’umanità, oppure addirittura schiavizzarla. Qui invece semplicemente la tecnologia aiuta l'uomo fino a rendersi indispensabile sia dal punto di vista tecnico che emotivo. 


Una buona parte del lavoro in questo film lo fanno sicuramente gli attori, nello specifico Phoenix, sulla cui interpretazione strabiliante si basa interamente il risultato. Anche Amy Adams è sicuramente molto brava, in fin dei conti è una professionista affermata che non ha nulla da invidiare alla maggior parte degli attori del suo calibro, resta il fatto però che qui la trovo più come un personaggio di secondo piano che come coprotagonista in grado di dare un contributo significativo alla storia, se non nelle battute finali. 
La voce dell'intelligenza artificiale, che nella versione originale apparterebbe a Scarlett Johansson, nella doppiatura risulta incredibilmente umanizzata al punto che le espressioni e le intonazioni che usa la fanno sembrare a tutti gli effetti una persona vera. 


Per tirare le somme: una trama incredibile, attori fenomenali e un contesto assolutamente innovativo rendono questo film una perla nel catalogo di Netflix. 

Considerazione spiccia: onestamente ad attirarmi è stato il protagonista. Una volta però iniziata la visione non ho potuto fare a meno di appassionarmi in maniera incredibile alla trama. Devo ammettere di essere stato rapito dalla visione di questo prodotto che non posso fare a meno di definire fantastico. 

Voto:
l'amichevole GM di quartiere
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