Oggi il nostro cinefilo impertinente ci parla di TALES FROM THE LOOP, la serie tv marchiata Amazon, con Rebecca Hall e Jonathan Pryce.

Genere: Drammatico, Fantascienza
Ideatore: Nathaniel Halpern
Produttore esecutivo: Matt Reeves, Adam Kassan, Rafi Crohn, Nathaniel Halpern, Mark Romanek, Mattias Montero, Johan Lindström, Samantha Taylor Pickett
Casa di produzione: Indio Film, 6th & Idaho Moving Picture Company, Fox 21 Television Studios, Amazon Studios
Musiche: Philip Glass, Paul Leonard-Morgan
Interpreti:  Rebecca Hall, Jonathan Pryce, Daniel Zolghadri, Duncan Joiner, Paul Schneider
Paese: USA
Anno: 2020
Distributore: Prime Video



Sinossi: Ispirato ai meravigliosi dipinti di Simon Stålenhag, Tales from the Loop esplora le avventure sconvolgenti delle persone che vivono al di sopra del Loop, una macchina costruita per sbloccare ed esplorare i misteri dell'universo, rendendo possibili cose precedentemente considerate fantascienza.




Negli anni Sessanta, in una zona rurale dell'Ohio, è stato costruito un grande acceleratore di particelle che si estende per decine di chilometri nelle profondità della campagna circostante. Negli anni Ottanta gli abitanti della zona vivono e lavorano per quello che viene chiamato il "Loop". Le loro vicende quotidiane e personali saranno stravolte da eventi straordinari legati al laboratorio, tra immense costruzioni industriali, avveniristiche e desuete allo stesso tempo, goffi robot artropodi e misteriosi macchinari abbandonati.


La trama della serie è curatissima, ogni episodio sembra essere autoconclusivo ma racconta, puntata dopo puntata, le vicende che legano tutti i protagonisti della storia, permettendoci di conoscerli sempre meglio. L’incredibile attenzione ai dettagli nello sviluppo della trama, fa si che ogni cosa vista abbia un senso, magari non nell’immediato, ma sicuramente non rimane in sospeso. In fin dei conti la serie si chiama LOOP e questo ci lascia intuire che prima o poi tutto torni.


Parlando degli attori non si può che menzionare Jonathan Pryce, lui è ormai un’icona del grande e piccolo schermo e, personalmente, lo trovo bravissimo. Fortunatamente ha anche sempre avuto l’accortezza di scegliersi ruoli congeniali, che gli hanno consentito di ottenere un’ottima performance. Rebecca Hall mi piace, non è particolarmente espressiva come attrice, ma nonostante la ridotta mimica facciale, riesce lo stesso a trasmettere abbastanza bene un buon corredo emotivo. Credo però che a meritare una menzione speciale sia Duncan Joiner, probabilmente sottotono nella prima puntata, ma che nel corso della serie diventa sempre più bravo e incredibile, nonostante la giovanissima età.


Fotografia: qua devo assolutamente aprire un paragrafo a parte, essendo una serie tratta dai dipinti di Simon Stålenhag, vanta una fotografia meravigliosa.


Colonna sonora: anche qui devo proprio dire che le musiche sono fantastiche, a volte talmente alte da coprire tutto il resto, ma assolutamente perfette.


Per tirare le somme: Amazon investe molto nelle idee originali e questo la sta portando ad avere un catalogo di qualità elevata. Questa serie ne è la prova, una trama eccellente, un’idea molto buona e ottimi attori. Gli ingredienti perfetti per un prodotto di livello.

Considerazione spiccia: sembra che l’idea del laboratorio anni ’80 con tutti i suoi segreti non passi mai di moda, a differenza però di altre serie simili, come Stranger Things, questa ha l’originalità di mostrare un mondo in cui gli esperimenti non sono certo segreti, in una cittadina in cui tutti bene o male godono dei vantaggi, e a volte svantaggi, di vivere sopra ad esso. Ve ne innamorerete!

Voto: 5
L’amichevole GM di quartiere.
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  1. Avevo visto il trailer di questa serie qualche tempo fa, ma se devo essere sincera non mi aveva incuriosito più di tanto. La tua recensione però mi ha fatto ricredere, dunque non escludo di darle un'occhiata prossimamente!

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